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100 anni di Anpas. Cos’era nel 1904. Quando il soccorso arrivava a cavallo

I volontari? Molti erano ex garibaldini. Attività? In primis l’aiuto notturno ai bisognosi. Uno storico ricostruisce gli inizi dell’attività delle pubbliche assistenze. Intervista a Beppe Conti.

di Luca Fiore

L?Anpas compie 100 anni. Tutto iniziò a Spoleto, proprio là dove sabato 13 marzo iniziano le celebrazioni del centenario. Ma che era l?Anpas 100 anni fa quando le autoambulanze erano carretti, le strade non erano trafficate e i volontari erano ex garibaldini? Sono tutte domande cui risponde con dovizia di particolari e di analisi il libro che lo storico fiorentino Fulvio Conti pubblicherà tra breve da Marsilio. Vita: Com?è iniziata questa lunga storia di solidarietà? Fulvio Conti: L?Anpas nasce nel 1904 a Spoleto come Federazione nazionale delle associazioni di pubblica assistenza e soccorso. La costituzione di questa federazione giunge dopo diversi tentativi di dare vita a un organismo di coordinamento nazionale. L?ultimo di questi tentativi era stato fatto nel 1892 a La Spezia, subito dopo un?epidemia di colera che aveva colpito la città. Vita: Ma l?esperienza del pubblico soccorso era cominciata prima? Conti: Sì, le prime Società di soccorso nascono negli ultimi vent?anni dell?Ottocento e si inseriscono in una sorta di boom dell?associazionismo popolare di quel periodo. Alla tradizione associativa a carattere volontaristico si affianca anche il movimento dei reduci delle lotte d?indipendenza risorgimentali, che trovano nel volontariato civile una nuova ragione di impegno. Vita: Chi sono i protagonisti di queste realtà? Conti: I volontari e i soci di queste associazioni sono per la maggior parte di estrazione popolare: operai, artigiani e piccolo borghesi. Non mancano però, spesso con funzioni dirigenziali, borghesi e aristocratici. La componente borghese è importante perché costituita in gran parte da medici che sono in grado di organizzare le attività e introdurre i volontari al mondo sanitario. Alla costituzione delle Società di soccorso ha contribuito in alcuni casi anche la massoneria, come a Roma, dove la Croce Bianca ha avuto tra i suoi fondatori il sindaco della città in epoca giolittiana, Ernesto Natan, Gran maestro del Grand?Oriente d?Italia. Questo movimento ha sin da subito un?ispirazione laica che tende a contrapporsi al mondo cattolico delle Confraternite della misericordia, o Misericordie. Vita: Già allora due identità… Conti: In alcuni casi questa contrapposizione assume la forma dell?esplicita rivalità: vi furono casi a Livorno e a Lucca in cui uno stesso ferito fosse conteso dalla società di soccorso laica e dalla Misericordia. Era evidente che le due parti, nonostante offrissero lo stesso servizio, si riferissero a due mondi ideali diversi. Da una parte il concetto di volontariato ispirato dalla carità cristiana, dall?altra quello della filantropia che fa riferimento a valori come progresso, democrazia, fede nella ragione. Vita: Ma che servizi svolgevano i volontari? Conti: Le associazioni di pubblica assistenza si impegnavano principalmente in due tipi di servizi: da una parte l?intervento in occasione di calamità pubbliche come terremoti, incendi e alluvioni. Dall?altra l?assistenza sanitaria quotidiana ai malati, bisognosi e poveri. Tale assistenza era prevalentemente notturna alla quale si aggiungeva il cambio della biancheria e la distribuzione di medicinali gratuita. Il servizio di autoambulanze, se da una parte è già presente, fino agli anni 60 non è affatto prevalente. Le associazioni sono formate da volontari e soci. I primi sostengono l?attività con il loro operato, gli altri con il loro contributo periodico. Nascono anche nuovi servizi, come ambulatori dove i soci possono accedere, a prezzi di favore, a medicazioni e visite specialistiche. Negli ultimi decenni assume grande importanza l?attività nell?ambito della protezione civile. Vita: Qual è il giudizio che si è fatto alla fine del suo studio? Conti: Penso, naturalmente, che siano una straordinaria esperienza di solidarietà. Ma anche di democrazia: con la loro struttura a carattere elettivo hanno svolto una funzione importantissima.

L?Anpas in festa

L?Associazione nazionale pubbliche assistenze inizia i festeggiamenti da Spoleto, proprio là dove nacque. Il 13 marzo viene inaugurata la mostra storica, alla presenza del presidente Luigi Bulleri. Seconda tappa dei festeggiamenti sarà Firenze, il 17 aprile.

A.N.P.AS. – 100 Anni di Volontariato


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