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Ad Arezzo il cinema sociale nel nome di Scialla!

Il film di Bruni fa l'en plein alla quinta edizione del festival organizzato dalla delegazione aretina del Cesvot. Manifestazione vincente: otto sere di pienone, e una medaglia speciale che arriva dal Quirinale.

di Mattia Schieppati

«Tutto pieno, anche stasera». Sembra sorpreso, anche se ormai questa frase Leonardo Rossi, presidente della Delegazione Cesvot di Arezzola, la ripete da otto sere otto (senza contare i pomeriggi di proiezione). Sempre con lo stesso ammirato stupore, come stupefacente è stato il livello di partecipazione –  e di qualità artistica – della quinta edizione del Festival del Cinema Sociale, l'iniziativa del Cesvot di Arezzo arrivata domenica 18 novembre alla sua serata conclusiva.

Serata di grande spolvero (la sala piena non fa più notizia, abbiamo detto), con in cartellone la proiezione di Cesare deve morire (fuori concorso), il film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani già Orso d'oro al festival di Berlino e ora in corsa come pellicola italiana agli Oscar, preceduta dal gran galà delle premiazioni. È stata l'edizione "Scialla piglia tutto". Il film di Francesco Bruni, interpretato da Fabrizio Bentivoglio e dall'esordiente Filippo Scicchitano, si è aggiudicato tre premi top, miglior film, miglior sceneggiatura e miglior attore, riconoscimento andato non al navigato Bentivoglio ma proprio alla rivelazione 19enne Scicchitano, presente in sala a ritirare la vagonata di premi (studentesse in sala impazzite, come se ad Arezzo fosse sbarcato Martin Bieber…): il giovane Filippo piace assai, ma ha uno sguardo molto timido, e nei ringraziamenti con grande dolcezza fa i complimenti agli organizzatori perchè «questo film ha vinto tanti premi ed è stato presente in molti festival, però questo è la prima volta nella mia carriera che ricevo io il premio come miglior attore e… mi ricorderò il Festival di Arezzo per sempre». Applausi, e gridolini dalle teenager.

Come lo scorso anno, il premio alla migliore sceneggiatura è stato indicato dal direttore artistico del Premio Franco Solinas, Annamaria Granatello, che ha spiegato così la propria scelta: «Una buona selezione di film in un festival crea grandi difficoltà di scelta. E la discussione interiore diventa forte. Avrei voluto premiare più di un film e se potessi attribuire un premio doppio lo farei. Non potendo, decido di assegnare il premio alla miglior sceneggiatura a "Scialla!", scritto e diretto da Francesco Bruni, al suo esordio alla regia, che dimostra come una buona storia e una sceneggiatura che funzioni possano emozionare e aiutare la realizzazione di film fortemente ancorati alla realtà, capaci di parlare trasversalmente ad adulti e ragazzi".

Seconda sorpresa della serata, la presenza in sala di Gloria Volpi, storica («e coraggiosa», dice lei) produttrice dei fratelli Taviani, che li ha seguiti e sostenuti «in questa impresa un po' matta di entrare in un carcere, farci un film, e portare il carcere di Rebibbia in tutto il mondo, forse addirittura – incrociamo le dita – fino alla serata degli Oscar». La Volpi ha ritirato a nome dei registi il Premio speciale alla carriera della Presidenza del Senato.

Terza sorpresa? La Medaglia della Presidenza della Repubblica conferita da Giorgio Napolitano al Festival, e dunque alla Delegazione di Arezzo del Cesvot, che suggella l'adesione delle più alte cariche dello Stato ai temi e alle finalità della manifestazione, che già beneficia del patrocinio delle Presidenze di Camera e Senato insieme a quello delle istituzioni del territorio, Regione Toscana, Provincia e Comune d'Arezzo. Il Presidente Rossi, visibilmente emozionato, ha trascorso la serata a rimirare questa "medaglia", un bel riconoscimento a un lavoro ben fatto. «Concentrare le proiezioni nel capoluogo, al Teatro Pietro Aretino, che si è dimostrato location ideale,», ha detto Rossi al pubblico in sala, «unitamente all'offerta di un cinema di altissima qualità, ha fatto sì che fin dalla prima sera un pubblico numerosissimo, attento e fedele, abbia potuto godere e apprezzare appieno tutto il Festival, appassionandosi alla gara, partecipando fino a tarda notte agli incontri con gli ospiti che – da Bruni al grande Herlitzka, dall'esordiente regista Pellizzer ai giovani attori Campanelli e Scicchitano, dal presidente della giuria Boni al documentarista Segre, senza dimenticare Grazia Volpi, storica produttrice dei fratelli Taviani – hanno dimostrato grande disponibilità, professionalità e simpatia».

Prossimo passo? Il Social World International Film Festival di Vico Equense ha inserito il Festival Italiano del Cinema Sociale di Arezzo tra i dodici festival sociali di tutto il mondo che saranno rappresentati dall'1 al 9 giugno 2013 nella propria selezione ufficiale. Si tratta in pratica di un "festival dei festival", una importante vetrina internazionale la cui direzione artistica sceglie e premia con il Golden Spike Award una delle pellicole in gara in ciascuna manifestazione. La scelta è caduta anche in questo caso su "Scialla!", che gareggerà dunque l'anno prossimo a Vico Equense sotto le insegne del festival aretino.
 


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