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Politica & Istituzioni

Amaroni, il comune dove tutti sono consiglieri

Premiato un paese della Calabria esempio di democrazia partecipata. E Gorizia, una Provincia a misura di giovane

di Marina Moioli

Anche gli enti locali hanno il loro Oscar. È il Premio Tom Benetollo per le “buone pratiche”, giunto alla terza edizione, che la Provincia di Roma ha voluto dedicare alla memoria dello storico presidente dell’Arci scomparso prematuramente sei anni fa. Nato per ricordare la straordinaria figura e l’impegno del leader padovano, ha il merito di richiamare l’attenzione su quei Comuni e quelle Province che realizzano esperienze originali e partecipate sui temi della pace, dei diritti umani, dell’ambiente, della convivenza, della democrazia e della qualità della vita. Un premio simbolico, e forse proprio per questo l’emozione dei premiati era palpabile durante la cerimonia a Palazzo Valentini. Quest’anno tra i vincitori del Premio Benetollo c’erano anche la Provincia di Gorizia per l’iniziativa del Forum giovanile e per il progetto «Libri in libertà» – che mette a disposizione di tutti i cittadini libri in posti pubblici, dove chiunque può prenderli, leggerli e poi rimetterli in circolazione – e il paese calabrese di Amaroni, in provincia di Catanzaro, come esempio di democrazia partecipata. Dice il sindaco Arturo Bova, avvocato, 44 anni, che dal giugno 2009 guida una lista civica: «Abbiamo vinto nel settore che a Tom Benetollo stava più a cuore e questo ci rende particolarmente orgogliosi. Nel nostro comune di 2.800 abitanti siamo riusciti a realizzare un’esperienza più unica che rara in Calabria. Qui si decide tutto insieme, come in una famiglia; i consigli comunali sono aperti a tutti e il bilancio non viene solo presentato, ma discusso “con” i cittadini. Insomma, siamo riusciti a dimostrare concretamente che dove sì dà la parola alla gente, la gente partecipa volentieri». Altri fiori all’occhiello del paese, sono il circolo anziani e il volontariato sanitario, ma il sindaco è particolarmente orgoglioso per il coinvolgimento della comunità di emigrati all’estero («circa 800, soprattutto in Svizzera, che ci inviano decine di mail») e della Consulta giovani, «una sessantina di ragazzi tra i 16 e i 25 anni».
Anche la Provincia di Gorizia è stata premiata per il coinvolgimento dei giovani nelle politiche locali. «Un percorso nato nel 2008 che oggi conta 25 associazioni impegnate in progetti di teatro, musica, pittura, fotografia», spiega l’assessore alle Politiche giovanili e Pari opportunità, Licia Rita Morsolin. La Provincia di Gorizia è una delle più piccole d’Italia, eppure è riuscita a stanziare 150mila euro e a mettere in moto un vera sinergia con i Comuni, gestendo le iniziative in rete. «E in futuro speriamo di riuscire a coinvolgere altri soggetti, anche fuori confine, non solo nella vicina Slovenia ma in tutti i Balcani, per accedere ai finanziamenti europei».


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