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Amministratori, a Roma c’è l’elenco

Disabilità. Il comune ha istituito il primo registro

di Massimo Persotti

Sono responsabile di un ente di formazione professionale, collaboro con consorzi di cooperative sociali e con i servizi socio-sanitari del territorio della provincia di Ravenna. Vorrei avere notizie sul registro degli amministratori di sostegno: dove è stato istituito e in che modo. L?amministratore di sostegno è una figura istituita con la legge del 9 gennaio 2004 n. 6 e rivolta a persone che hanno difficoltà anche parziali e temporanee a curare i propri interessi (a causa di un?infermità o di una menomazione fisica o psichica) senza che ciò debba, necessariamente, comportare misure estreme come l?interdizione o l?inabilitazione. Come ci spiega Giovanna Sammarco, responsabile dell?Ufficio tutela pubblica del Comune di Roma, si tratta di uno strumento di protezione verso persone fragili, non in grado di organizzare la propria vita quotidiana e gestire i propri beni, ma che non sarebbe giusto interdire o inabilitare. In altre parole, l?amministratore di sostegno è un tutore delle persone dichiarate non autonome, spesso anziane, disabili o senza fissa dimora. Proprio il Comune di Roma ha avviato nello scorso mese di settembre un progetto pilota per la creazione di un registro degli amministratori di sostegno. L?amministratore di sostegno, infatti, viene individuato dal giudice tutelare preferibilmente nello stesso ambito familiare dell?assistito: il coniuge, purché non separato legalmente, la persona stabilmente convivente, genitori e parenti entro il quarto grado. Ma in assenza di questa condizione, può essere designata «altra persona idonea». A Roma fin dal 2004 si è attivata una fase sperimentale, in stretto raccordo con i giudici tutelari, che ha dato vita a circa 500 amministrazioni di sostegno, il 20% delle quali nei confronti di persone senza familiari. Ma già l?anno successivo, il 2005, le procedure in carico erano salite a ben 800. Ed è un numero in crescita considerato che la figura è di recente istituzione e la sua conoscenza si va progressivamente diffondendo. Per questo motivo, l?amministrazione capitolina ha deciso di avviare il registro. «Abbiamo pubblicato un bando, sono state circa 70 le domande arrivate e 50 quelle selezionate. Ora stiamo completando il corso di formazione», ci spiega la Sammarco, specificando le caratteristiche dei beneficiari dell?amministrazione di sostegno. «Definiamo queste persone come fragili perché molto spesso non hanno né una rete familiare di supporto né disponibilità finanziarie». Tra i criteri di selezione degli amministratori «abbiamo richiesto anche una pregressa esperienza di almeno un anno di attività nel mondo del volontariato», prosegue. «Si tratta, in tanti casi, di attività di assistenza che i volontari delle associazioni già hanno svolto in passato ma senza alcun riconoscimento formale. Con il registro, l?espletamento di alcune pratiche (per esempio, relativamente alla pensione, all?assistenza sanitaria) sarà più agevole». Il decreto del giudice tutelare, infatti, è personalizzato: si individuano gli atti in relazione alle necessità e per questo motivo si tratta in molti casi di un incarico temporaneo. Indirizzi per approfondire Per il Comune di Roma www.spqrdipsociale.it. Per la Regione Lombardia si veda: www.famiglia.regione.lombardia.it/dis/art_20051104.asp. Su quello della Regione Emilia Romagna c?è invece un vademecum: www.emiliaromagna sociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/ home/documentazione/amministratoreSostegno.htm. Per i corsi di formazione consultare: www.oltrenoilavita.it/html/servizi_ corsi.html


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