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Assisi, così il Papa ha sorpreso tutti. La pace alle 15.30

Il 24 gennaio le grandi religioni s’incontrano. La proposta è di Giovanni Paolo II. L’obiettivo, quello di sottoscrivere un impegno comune contro la violenza e la guerra.

di Andrea Tornielli

Assisi Tre, il raduno delle religioni per la pace che si svolgerà nella giornata di giovedì 24 gennaio, si presenta già in partenza diverso da Assisi Uno (1986), appuntamento convocato quando il mondo era ancora diviso in due blocchi e c?era l?incombente minaccia nucleare, che fu accompagnato da accese polemiche in campo cattolico perché secondo alcuni si rischiò di far credere che una religione valga l?altra. Ma si presenta anche diversa da Assisi Due (1993), raduno più circoscritto, convocato durante l?infuriare della guerra nell?ex Jugoslavia. E le differenze non sono dovute soltanto alle mutate circostanze internazionali, alla minaccia incombente del terrorismo, al particolarissimo tipo di guerra che si combatte, senza un nemico identificato e dichiarato. In inglese e in arabo La novità più consistente del 24 gennaio sarà la lettura e la sottoscrizione di un impegno comune per la pace che, nel primo pomeriggio, verrà letto in inglese, arabo e italiano nella piazza inferiore di San Francesco. L?occasione per Giovanni Paolo II e i leader delle altre confessioni e religioni di ribadire «che uccidere in nome di Dio è una bestemmia e un pervertimento della religione», come il Papa ha affermato nel discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Wojtyla, il Pontefice che in 23 anni ha compiuto ben 95 viaggi intorno al mondo spostandosi sempre in aereo, questa volta prenderà il treno. Proprio come fece Giovanni XXIII quando, nell?ottobre 1962, decise di andare a implorare la protezione della Madonna di Loreto e del Poverello d?Assisi sul Concilio che stava per inaugurare. Partenza alle 8.30 I rappresentanti delle varie religioni, cristiani di tutte le chiese e confessioni, ebrei, musulmani, induisti, buddisti e capi delle religioni tradizionali africane, viaggeranno con lui, nel convoglio che partirà alle 8.30 dalla stazione ferroviaria della Città del Vaticano, l?unica al mondo utilizzata con cadenze pluriennali: Pio XI, che la fece costruire, non la utilizzò mai. Lo stesso vale per Pio XII e Paolo VI. Poco dopo l?arrivo ad Assisi, alle 11, nella piazza Inferiore di San Francesco, dopo una ?monizione introduttiva? del cardinale vietnamita Francois Xavier Nguyen Van Thuan, presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, i vari leader religiosi porteranno le loro testimonianze per la pace. Quindi parlerà il Papa. Al termine di questo primo appuntamento, l?assemblea si scioglierà e ogni gruppo si recherà in un punto diverso di Assisi per pregare. Giovanni Paolo II presiederà la preghiera dei cristiani nella Basilica Inferiore. L?orizzonte oscuro Alle 13.30 tutti si ritroveranno con il Papa per pranzare insieme. Nel primo pomeriggio, alle 15.30, sempre nella piazza Inferiore, dopo una breve introduzione del cardinale nigeriano Francis Arinze, Presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, verrà letto l?impegno comune per la pace e tutti i rappresentanti delle religioni accenderanno una lampada del grande candelabro. Papa Wojtyla prenderà ancora la parola, prima del saluto finale del cardinale tedesco Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell?unità dei cristiani, e dello scambio fra tutti di un segno di pace. «L?orizzonte si presenta oscuro», ha detto il Papa lo scorso 10 gennaio, «e molti di coloro che hanno conosciuto il grande movimento verso la libertà e il cambiamento degli anni 90, si sorprendono oggi di essere attanagliati dalla paura di un avvenire ridiventato particolarmente incerto». «Tuttavia», ha aggiunto, «per quanti hanno posto la propria fiducia e la propria speranza in Gesù, nato a Betlemme per farsi uno di noi, è risuonato proprio nel cuore della notte di Natale, il messaggio angelico: ?Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore?. L?avvenire è spalancato, Dio cammina sulle nostre strade!». Un annuncio che Giovanni Paolo II ripeterà a tutti anche ad Assisi.


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