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Politica & Istituzioni

Atti amministrativi: perché non sono online?

di Massimo Persotti

È obbligatorio che un’amministrazione pubblichi una delibera sul proprio sito internet?

Un recente caso ha coinvolto l’amministrazione comunale di Ladispoli. Un cittadino, F.D., ha cercato sul sito internet del Comune una delibera del 2007. Non trovandola, si è recato alla sede comunale dove ha compilato un modulo e sei giorni dopo ha ricevuto le copie conformi all’originale dell’atto. Ma, al momento del ritiro, ha dovuto sborsare 15 euro. «Nessuno mi aveva informato del costo», ha dichiarato il cittadino.
Un prezzo eccessivo? E l’assenza nel sito della delibera come deve essere valutata? A queste domande ha risposto la stessa amministrazione di Ladispoli. «Il Comune», ha spiegato il consigliere delegato, Roberto Battillocchi, «applica una norma generalmente esistente in ogni ente locale. Se un cittadino chiede copia di una deliberazione, viene chiesto il rimborso del costo materiale stabilito con apposita delibera di Giunta e di Consiglio comunale, anche in applicazione della legge 241/90. Tale previsione di spesa è contenuta e resa nota con la sottoscrizione dello specifico modulo. Si precisa che prendere visione di una delibera non costa nulla mentre la produzione di una copia comporta il costo materiale e i diritti di istruttoria». Sul problema della mancata pubblicazione online della delibera, Battilocchi precisa che «la pubblicazione online non è un obbligo di legge ma solo una scelta politica. Le delibere, per legge, vengono pubblicate all’Albo Pretorio e successivamente c’è l’Archivio».


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