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Banca etica in the world

di Andrea Di Turi

Visto che con la crisi sono stati in molti a rispolverare le teorie marxiane, si potrebbe forse parafrasare una delle più celebri espressioni del filosofo di Treviri per esprimere quanto sta accadendo nel mondo del credito che si ispira a valori etici. Una sorta di “banche etiche di tutto il mondo, unitevi!” è andato in scena in questi giorni in Canada, a Vancouver, dove dall’8 al 10 marzo si è tenuta la quarta conferenza annuale della Gabv – Global alliance for banking on values, il network che raggruppa le maggiori banche etiche a livello internazionale.
Le parole d’ordine di Gabv (www.gabv.org) sono ad esempio l’assoluta trasparenza nei finanziamenti, lo sviluppo di lungo periodo, opposto al cosiddetto shortermismo (l’eccessivo orientamento ai guadagni di breve e brevissimo periodo) che è stato fra le cause scatenanti della crisi. L’obiettivo di Gabv è quello di arrivare a impattare la vita di un miliardo di persone entro il 2020 proponendo un modello di credito alternativo, che utilizza il denaro non solo in vista del profitto ma per soddisfare i bisogni delle persone e le necessità dell’ambiente. Attualmente il network comprende 14 banche, in rappresentanza di Nord e Sud America, Asia, Europa: per il Vecchio continente ne fanno parte ad esempio la svizzera Alternative Bank e l’olandese Triodos Bank, che dispone di filiali anche in Belgio, Regno Unito, Spagna e Germania. Per l’Italia c’è la Banca Popolare Etica, presente a Vancouver col presidente Ugo Biggeri che avrà la possibilità di ascoltare, fra gli altri, anche l’intervento della celebre giornalista e scrittrice Naomi Klein.
Sono i numeri, del resto, a dire che negli anni della crisi le banche etiche hanno proseguito la loro crescita, adottando strategie anti cicliche rispetto alla stretta creditizia causata dalla crisi dei debiti sovrani e dalla conseguente mancanza di liquidità che ha investito le banche, specie in Europa. Nel 2011 in Italia Banca Etica ha visto crescere del 24% i crediti erogati e del 14% il capitale sociale. Mentre Triodos Bank ha aumentato i propri clienti del 24% a livello europeo, addirittura raddoppiandoli in Spagna.


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