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BOLOGNA. Una Radio Oltre le barriere

Trasmette esclusivamente via web dall’Istituto Cavazza. Da gennaio avrà studi tutti suoi per trasmettere quotidianamente programmi di musica, cultura e informazione sulla disabilità e non solo

di Daniela Verlicchi

«Dietro un microfono io e te siamo uguali: due voci che rompono il silenzio. I confini tra abile e disabile si perdono nel suono». È la motivazione che ha spinto, ormai due anni fa, Vainer Broccoli a diventare l’art director di Radio Oltre, la webradio dell’Istituto Cavazza per la formazione di ipo e non vedenti a Bologna. Non una «radio dei ciechi», tiene a sottolineare Broccoli, e nemmeno «una radio per ciechi»: perché «tutti la possono ascoltare». È allora un’emittente in cui lavorano non vedenti? «In parte», dice Broccoli, «per ora in redazione siamo in parità: io e il responsabile della programmazione ciechi come talpe e altri due (l’ingegnere che si occupa dell’hardware e il webmaster) che invece ci vedono piuttosto bene».

«Radio Oltre è prima di tutto una voce». Che racconta la realtà dei non vedenti, ma non solo. L’iniziativa nasce circa 2 anni fa da un’idea del direttore dell’istituto Cavazza, Mario Barbuto: creare un canale di comunicazione con l’esterno che andasse «oltre» le distanze, le discriminazioni e le barriere. E cosa meglio di una radio che trasmette su internet poteva adeguarsi maggiormente allo scopo? «La web radio va di moda», spiega Broccoli: «ma soprattutto permette di aggirare lo strapotere dei grandi network ed entrare sul mercato con investimento ridotti». Un pc, qualche play list e una serie di programmi opensource, il tutto finanziato dall’istituto Cavazza. Così, dopo una fase di sperimentazione di sei mesi, indispensabile per rodare i software accessibili anche ai non vedenti e scegliere il nome («con un sondaggio online»), è nata Radio Oltre.

Musica, informazione, concerti in diretta: ecco gli ingredienti della programmazione di Radio oltre. In quattro ci «lavorano» stabilmente (ma nessuno è stipendiato) ma tantissimi sono i collaboratori esterni che inviano contributi da tutto il Nord Italia. Popolare Network fornisce i notiziari in differita di un’ora e l’associazione culturale Ondanomala di Bologna, un programma di musica e teatro. Il palinsesto è un patchwork di prodotti anche molto diversi che, alla fine, diventa armonia. E tiene sintonizzati sue frequenze oltre 500 persone al mese.

«Quel che serve ora è un po’ di diretta», dice, con rammarico, Broccoli. A lui che in radio è cresciuto (prima lavorando in un’emittente locale di Castel San Pietro, poi a Radio Logica e Radio Imola) la diretta manca parecchio: «è l’essenza stessa della radio». Ma da gennaio forse arriverà anche quella. Se tutto andrà per il meglio, è in programma il trasferimento della webradio in un appartamento dell’istituto Cavazza che è in fase di ristrutturazione. A inizio 2009 la redazione si sposterà in uno studio attrezzato professionalmente con una stanza di regia e due di registrazione, per trasmettere quotidianamente programmi di musica, cultura e informazione sulla disabilità e non solo.

http://www.cavazza.it/radio/ascolta.m3u


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