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Botta e risposta

Per prestazioni senza corrispettivo è superfluo dotarsi di partita IVA

di Salvatore Pettinato

Sono l?amministratore di un?associazione che si occupa attraverso un sito web di gravidanza e di fertilità. Offriamo, grazie a questo sito, gratuitamente un servizio di informazione e assistenza online. Vorrei sapere qualche cosa in più sulle associazioni onlus. E in particolare avrei bisogno di sapere se per caso serve avere una partita Iva. Riassumere in qualche riga la disciplina fiscale relativa alle onlus (organizzazioni non lucrative di utilità sociale), risulta ed è nella realtà un?impresa davvero ardua. Ciò che possiamo sicuramente riportare in questa sede è il carattere prettamente solidaristico-sociale delle onlus e, di conseguenza, la necessità per queste strutture di intervenire in specifici settori (come per esempio: assistenza socio-sanitaria, assistenza sociale, ricerca scientifica) e, quasi sempre, a favore di soggetti cosiddetti ?svantaggiati?. In relazione alla necessità di avere una partita Iva, la questione andrebbe valutata di caso in caso, in quanto non è prevista dal dlgs 460/97 una generalizzata esclusione dall?area di applicazione del tributo a favore delle onlus. Certo è che prestazioni di servizio rese da un?associazione non profit senza alcun corrispettivo non comportano l?apertura di partita Iva. ha collaborato A. Cuonzo


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