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Carceri Usa – Come ti privatizzo il secondino

Il crimine non paga? Forse non chi lo commette, ma sicuramente paga chi lo corregge

di Redazione

Il crimine non paga? Forse non chi lo commette, ma sicuramente paga chi lo corregge. Il nuovo business delle privatizzazioni in America riguarda proprio le prigioni, cioè uno dei campi più tradizionalmente legati alla sfera pubblica. Carceri affollate, necessità di costituire nuovi penitenziari, dunque grandi possibilità d’investimento. È questo il ragionamento fatto dalla Correction Corporation of America, il grande cartello di Nashville che controlla già oltre il 50 per cento del mercato delle prigioni private americane. L’anno passato la Cca ha visto un aumento del 115 per cento dei propri utili fino ad arrivare a un giro d’affari di 293 milioni di dollari annui. Eccome se il crimine paga! In procinto di creare un specie di “Fondo prigioni”, il Cca Prison Realty Trust, in quel di Wall Street, l’industria pleni-penitenziaria americana ha già pianificato di espandere il proprio ?mercato? all?estero: dopo i due istituti di pena gestiti in Australia e quello in Inghilterra, la Cca punta sicura a delle ?jail-venture? in Canada e in Sudafrica.


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