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Famiglia & Minori

Cerco mia sorella che viene adottata

Rintracciare una sorella data in adozione è una procedura quasi impossibile. La legge sulle adozioni elimina la possibilità di risalire al nucleo d’origine da parte di chiunque

di Marco Scarpati

Dove mi posso rivolgere per effettuare la ricerca di una persona che dovrebbe far parte della mia famiglia, ma che per cause di forza maggiore è stata fatta adottare, di forza, da alcuni parenti insensibili? Si tratta di mia sorella e io ora vorrei ritrovarla. Dopo anni e anni di pensieri e ansie, vorrei conoscerla e far felice mia madre, che da allora soffre di cuore (per una malattia psicologica dovuta al trauma).

Nicola (email)

L?adozione ha quale finalità quella di mettere a disposizione di un bambino che ne ha bisogno (essendo in accertato stato di abbandono morale e materiale) due nuovi genitori. È un istituto che, a differenza dell?affido, è a totale favore del minore. Il giudice minorile, prima di disporlo, sottopone il bambino a un?indagine che riguarda l?effettivo stato di abbandono: si verifica se non vi sono alternative possibili all?interno dell?ambito famigliare (in primis un affido temporaneo all?interno della famiglia o in ambiente esterno, ma che consenta di mantenere forti legami con la famiglia naturale), affinché, superato il momento di difficoltà, il piccolo possa finalmente rientrare nella famiglia d?origine. Accertata l?impossibilità di tale scelta (per assoluta irreparabilità della situazione della famiglia d?origine) il bambino viene messo in stato di adottabilità. La legge italiana specifica (ma lo ha fatto solo negli ultimi anni, prendendo atto dell?atteggiamento che la giurisprudenza minorile e i servizi sociali aveva fatto proprio da anni) che un bimbo non può essere posto in stato di adottabilità a causa di problemi economici del nucleo familiare d?origine. In tale caso questo deve essere aiutato dai servizi a uscire dallo stato di necessità in cui versa. Se si ritiene che la povertà economica dipenda da differenti e ben più devastanti cause insite nella coppia, di tale situazione il Tribunale per i minorenni può e deve tenere conto. Il procedimento che porta all?adottabilità prevede la partecipazione obbligatoria di eventuali interessati (genitori, parenti?) che possono opporsi e impugnare provvedimenti che non corrispondono alle loro aspettative, avvalendosi (ma ancora non è stato attuato) della presenza di un avvocato che cura, in via esclusiva, la posizione e gli interessi del minore. Si tratta, a ben vedere, di una procedura complessa e per nulla breve. Che termina con la dichiarazione dello stato di abbandono del minore e con l?apertura della procedura di adottabilità. Qui inizia il procedimento di adozione: viene cioè individuata una coppia di aspiranti genitori che, dopo un periodo di osservazione, diverranno padre e madre legittimi del minore. A questo punto l?atto è assolutamente definitivo e per nessuna ragione può essere ripreso in considerazione. Il certificato dello stato civile del bambino viene modificato e a tutti gli effetti i genitori adottivi diventano quelli da cui il bambino è nato. Il vecchio certificato viene segregato e può essere visto solo a richiesta al Procuratore della Repubblica da parte del diretto interessato che abbia compiuto i 24 anni (richiesta che viene sottoposta al parere di una commissione di esperti per verificare se sussiste lo stato di maturità del richiedente). Come si vede, quindi, non è facile per il nostro lettore poter venire a conoscenza di dati che riguardano la sua ?ex? sorella. Ciò potrà avvenire solo ed esclusivamente se la stessa vorrà venirne a conoscenza e se il Procuratore della Repubblica e la commissione summenzionata lo riterranno opportuno. Del resto ciò è logico: dal momento dell?adozione tutti i rapporti con la vecchia famiglia vengono cancellati a tutela della serenità dell?adottato (e, lo ammetto, della famiglia adottante). Solo se questi lo vorrà potrà essere riaperto un capitolo che per la legge deve considerarsi definitivamente chiuso.

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