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Cooperazione & Relazioni internazionali

Coppa d’Africa, Tunisia in festa

Biglietti a prezzi stracciati per riempire gli stadi, ma grande entusiasmo. E ieri la squadra di casa ha battuto il Congo, staccando il biglietto per i quarti. Da Tunisi, Joshua Massarenti

di Joshua Massarenti

Tunisi in festa ieri sera dopo che la squadra ospite di questa XXIV edizione della Coppa d’Africa delle Nazioni (CAN2004) ha sconfitto per 3 a 0 la Repubblica Democratica del Congo, staccando cosi’ il biglietto valido per i quarti di finale. Dallo stadio 7 novombre di Rades (periferia sud di Tunisi), in migliaiahanno confluito verso il centro della capitale per festeggiare la vittoria a suon di klaxon sotto gli occhi vigili dei poliziotti dispiegati in numero impressionante per l’evento sportivo più importante del continente africano. “Finalmente, ci siamo tolti questa vergogna!” spiega euforico Mohamed, riferendosi alla tragica edizione del 1994 quando la Tunisia, organizzatrice della CAN94, non fu in grado di superare il primo turno. Se lo ricorda come se fosse ieri Slim Chiboub, cqpo indiscusso del Comitato organizzativo della Coppa d’Africa (COCAN) entrato di recente nel comitato esecutivo della FIFA (ovvero il Gotha del mondo calcistico mondiale). Ma più che una questione di onore, il genero del presidente della Repubblica tunisina Ben Ali’ pone il problema in termini finanziari. “Nel 94, con l’eliminazione della nostra squadra, i tifosi tunisini avevano disertato gli stadi per tutto il resto della manifestazione. E quaesto ci e’ costato molto caro. I quarti di finale sono gia’ un buon traguardo. Ma gli utili arriveranno solo se la Tunisia agguantera’ le semifinali”. Per attirare il pubblico, la COCAN ha disposto prezzi popolari, sia per l’accesso agli stadi (da un minimo di 2 euro qd un massimo di 26 euro per la finale) che per i trasporti (30% su quelli ferroviari). “Una piccola consolazione” prova a riassumere Idris, giovane tifoso e univeristario tunisino della periferia di Tunisi, che aggiunge: “nbonostante gli straordinari sviluppi degli ultimi dieci anni, il paese sta attraversando un periodo economicamente non facile e la vita e’ diventata cara. Affitti, alimenti, bollette, tutto e’ aumentato”. Considerazioni in agrodolce quelle di Idris che sembrano combaciare con il fatto che ieri sera lo stadio di Rades, sorto a vero e proprio gioiello dell’architettura sportiva tunisina, era riempito solo a metà per l’incontro tra le Aquile di Cartagine e la RDC

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