Cpt di Modena, Misericordie: “Non strumentalizzare fatti così gravi come la perdita della vita”

La morte del secondo immigrato clandestino tunisino in due giorni nel CPT di Modena ci colpisce e ci addolora profondamente. I disordini manifestati e repentinamente aggravatisi nella notte trascorsa mettono ancora una volta in luce il disagio degli stessi ospiti a causa della presenza di etnie diverse. La Confederazione delle Misericordie d?Italia esprime piena solidarietà agli operatori ed ai volontari ? nonché alle forze dell?ordine ? per quanto si adoperano all?interno del Centro con serietà e professionalità. I richiamati gravi fatti avvengono in un momento di riavvio di importanti servizi di rete con il territorio dopo la nuova acquisizione della gestione del centro da parte della nostra Misericordia di Modena durante l?estate scorsa. In questo momento l?invito che rivolgiamo a tutti coloro che hanno responsabilità nel campo della politica o della comunicazione è di rinunciare alla tentazione di strumentalizzare fatti così gravi come la perdita di vite umane per obiettivi di parte. L?impegno delle Misericordie nella gestione dei Centri di Permanenza Temporanea come nei Centri di Prima Accoglienza è di lunga data e di grande esperienza, soprattutto per i positivi risultati di accoglienza che si sono raggiunti attraverso il dialogo e la comprensione in realtà difficili che le Misericordie hanno gestito e gestiscono come Lampedusa, Crotone, Bari, Bologna e appunto Modena. Su questa strada le Misericordie intendono continuare a muoversi.