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Dalla parte delle donne. Sempre e in tutto il mondo

I progetti di SOS Villaggi dei Bambini per l’educazione e l’istruzione femminile nei paesi in via di sviluppo

di SOS Italia

Non certo una festa, ma un appuntamento per l?impegno a migliorare le condizioni di vita delle donne in tutto il mondo. Ecco che cos?è l?8 marzo per SOS Villaggi dei Bambini, l?Associazione onlus che a livello internazionale aiuta i bambini in difficoltà e attua progetti di prevenzione famigliare. Da quasi un secolo l?8 marzo rappresenta per le donne l?occasione di rivendicare parità di diritti in ambito lavorativo e sociale. Nei paesi occidentali la condizione della donna è notevolmente migliorata, ma nei paesi in via di sviluppo persino il diritto all?istruzione resta un privilegio di poche. SOS Villaggi dei Bambini opera da anni in questi paesi per consentire ad un numero sempre crescente di bambine e ragazze di frequentare la scuola e costruirsi un futuro. Alcuni dati rivelano come la donna sia ancora fortemente penalizzata a livello mondiale: le donne costituiscono il 75% delle persone più povere nel mondo e sono proprietarie appena dell?1% dei terreni coltivati (fonte: CARE). Per quanto riguarda l?istruzione, più di 110 milioni di bambini nel mondo non frequentano la scuola e 2/3 di questi sono ragazze; inoltre sono donne i 2/3 degli 875 milioni di adulti analfabeti (fonte: UNICEF). Colpisce il fatto che il figlio di una donna con 5 anni di educazione nella scuola primaria abbia un tasso di sopravvivenza del 40% più elevato rispetto al figlio di una donna che non ha avuto accesso all?educazione (fonte: Millenium Project, Commissione del Segretario delle Nazioni Unite supportata dal Development Group delle Nazioni Unite). In tutte le sue attività SOS Villaggi dei Bambini rispetta l?uguaglianza di genere e garantisce gli stessi diritti e opportunità scolastiche ed educative a ragazze e ragazzi. Su 48.300 bambini e ragazzi accolti nei Villaggi SOS nel mondo, attualmente 23.700 sono di sesso femminile. Le Scuole SOS nel mondo sono 173; su un numero complessivo di circa 98.000 beneficiari, poco più di 46.000 sono bambine e ragazze, mentre 52.000 circa sono alunni di sesso maschile. I Centri Professionali SOS invece, 61 a livello internazionale, danno la possibilità a circa 9.900 ragazzi di imparare un lavoro; quasi la metà sono donne. SOS Villaggi dei Bambini interviene anche a sostegno delle comunità locali attraverso le attività dei Centri Sociali SOS e i programmi di sostegno alla famiglia; grazie ad iniziative generatrici di reddito, programmi di alfabetizzazione, corsi per incrementare l?autostima, l?associazione lavora con l?obiettivo di rafforzare il ruolo della donna all?interno della sua famiglia e al contempo per aiutare le donne sole con figli, in difficoltà. Un esempio significativo di come SOS Villaggi dei Bambini operi in questo senso è quello di Zenaye, 30 anni, cresciuta in un Villaggio SOS in Etiopia. Parlando con lei si resta impressionati da questa giovane donna e dalla sua forte determinazione: ?Considerando il fatto che sono cresciuta in Etiopia, sono stata davvero molto fortunata. Grazie all?aiuto di SOS Villaggi dei Bambini e alle possibilità di educazione che ho ricevuto non mi sono mai sentita svantaggiata per il fatto di essere una donna In Etiopia per la maggior parte delle donne la situazione è molto diversa. Più del 70% della popolazione vive in zone sperdute del territorio. Molte ragazze non portano a termine gli studi a causa di un matrimonio in giovane età, di una gravidanza o perché devono badare alla famiglia. Le famiglie numerose non possono permettersi di far studiare tutti i figli, così danno sempre la priorità ai ragazzi. Pochi hanno l?opportunità di un?educazione completa e molti restano fuori dal sistema scolastico una volta terminata la scuola primaria?. Zenaye invece ce l?ha fatta: ha studiato negli Stati Uniti e successivamente è tornata in Africa, ha lavorato come insegnante, ha frequentato un MBA e poi ha iniziato a lavorare come consulente di marketing.


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