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Depenalizzazione per reati minori

l’Aula di Montecitorio ha approvato, due proposte di legge di identico contenuto sulla depenalizzazione dei reati minori

di Redazione

Camera: l?Aula di Montecitorio ha approvato, il 25 giugno scorso, due proposte di legge di identico contenuto sulla depenalizzazione dei reati minori presentate, rispettivamente, da un gruppo di deputati di Rifondazione comunista e da 13 parlamentari dell?Ulivo (provvedimenti n. 2084, primo firmatario Tullio Grimaldi e n. 1850, primo firmatario Francesco Bonito). I reati connessi alla condizione di mendicante, salvo lo sfruttamento dei minori e degli incapaci, sono illeciti amministrativi. Abrogato poi tutto l?articolo 2 della legge n. 1423 del 17 dicembre ?56 che prevedeva la facoltà, da parte del Questore, di far rientrare nei luoghi di residenza i soggetti ?dediti a traffici delittuosi? solo sulla base di ?elementi di fatto? e non su reati realmente commessi. Lo stabiliscono l?articolo 6 e l?articolo 8 (?marginalità sociale?) di due proposte di legge sulla depenalizzazione dei reati minori presentate rispettivamente da alcuni deputati dell?Ulivo e da un gruppo di parlamentari di Rifondazione comunista, approvate a larghissima maggioranza (292 sì e 30 no) il 25 giugno scorso dall?Aula di Montecitorio. Dei numerosi provvedimenti compresi nel pacchetto di depenalizzazione fanno parte anche le violazioni relative alla tutela del territorio e degli alimenti e numerose fattispecie del codice della strada. Il provvedimento (il testo base è il n. 1850 che ha assorbito quello presentato da Rifondazione) passa ora all?esame del Senato.


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