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DISABILITÀ. GB: calano gli aborti di figli Down

I neonati con questa disabilità sono più accettati, nonostante la grande diffusione dei test prenatali

di Gabriella Meroni

I bambini con sindrome di Down sono sempre più accettati dalle famiglie del Regno Unito, secondo i più recenti dati. Le nascite di neonati Down nel 2006 sono state infatti 749 contro le 717 del 1989, quando venne introdotto il test prenatale per diagnosticare la sindrome. Non solo: in seguito alla diffusa introduzione dei test prenatali, all’inizio di questo decennio, il numero di nascite di neonati Down era 594 l’anno. Ma nel corso degli anni 2000 il tasso di natalità è aumentato, raggiungendo le 749 nascite del 2006.

L’associazione delle persone Down ha diffuso un questionario tra 1.000 genitori per scoprire il motivo per cui essi avevano deciso di portare avanti la gravidanza nonostante l’esito positivo del test sulla sindrome. Un quinto del campione ha dichiarato di aver conosciuto qualche persona Down, un terzo si è opposto all’aborto per motivi religiosi o perché comunque contrario all’interruzione della gravidanza, un altro 30% è convinto che oggi i Down abbiano prospettive di vita migliori di un tempo. Quasi uno su cinque ha affermato semplicemente di non aver creduto ai risultati del test. La maggior parte dei genitori intervistati hanno comunque affermato di aver sentito il sostegno della famiglia e degli amici alla loro decisione. Hanno sottolineato in particolare che oggi c’è una maggiore accettazione di ciò che significa essere diversi. Un genitore ha affermato: «Io non credo di essere perfetto e trovo odiosa l’idea di selezionare un figlio al posto di un altro».


 

 


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