Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Disoccupato? Se sei spagnolo niente cure

Con la Riforma Sanitaria, per accedere ai servizi, sarà necessario pagare l’assicurazione

di Emanuela Borzacchiello

«Ultime ore per il diritto universale e gratuito a ricevere prestazioni sanitarie», ci spiegano dall’associazione cittadina madrilena Sano Judicio, «poi dal 1 luglio entrerà in vigore la Riforma sanitaria, Real Decreto-ley 16/2012 di misure urgenti per garantire la sostenibilità del Sistema nazionale, e i cittadini avranno accesso al sistema sanitario a seconda della copertura assicurativa stabilita in base al proprio reddito».

Da paziente ad assicurato
Per ricevere una prestazione sanitaria devi avere una tessera e per aquisire una tessera devi essere un lavoratore attivo. Il sitema sanitario si trasforma e il cittadino da paziente diventa assicurato. «La famosa tessera del potere», così in molti l’hanno soprannominata durante la settimana di mobilitazione in difesa della sanità pubblica appena conclusasi a Madrid dall’11 al 22 giugno. Manifestazioni, assemblee e seminari di approfondimento per spiegare che cosa succederà quando entrerà in vigorela Riforma sanitaria più dura della storia spagnola. Tagli previsti: 7 milioni di euro.

Chi rimane dentro, chi resta fuori
Due le categorie maggiormante colpite. Non avranno più diritto alla tessera sanitaria i disoccupati, che hanno terminato il periodo di cassa integrazione e quindi non in grado di dichiarare nessun reddito. Mentre non sarà più garantita la gratuità dei medicinali a tutti i pensionati, che dovranno stringere ancor più la cinghia, «e potete scommetterci che la stringeranno fino a strozzarci» afferma Manolo Garcia Sanchez, 71 anni, ex dipendente dell’amministrazione pubblica, «la comunità di Madrid aveva detto che non avrebbe alzato le imposte. Certo, non le alza, ma in compenso ci toglie servizi». Ed è stata proprio la comunità autonoma di Madrid una delle prime della classe nel mettere in pratica le misure stabilite dalla riforma sanitaria.

La parola ai tecnici
«L’intero sistema sarà ferito a morte se i tagli previsti dalla riforma santaria non saranno accompagnati da un pacchetto di necessarie riforme strutturali»: i medici di base spagnoli non usano mezzi termini e vanno dritti al cuore del problema. La loro organizzazione si contraddistigue da sempre per dicrezione e rigore professionale. Ma i toni usati, questa volta, sottolineano come in ballo ci sia non solo solo il futuro di una categoria professionale ma il sistema sanitario di un intero paese.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA