Cooperazione circolare

Dabo, Awa e Gerome tornano a casa (con un lavoro)

Si è conclusa l’esperienza italiana dei tre giovani senegalesi dopo un periodo di formazione in tre esercizi commerciali di Aidone, in Sicilia: rientreranno in Senegal per aprire una polleria grazie al progetto di Don Bosco 2000

di Nicola Varcasia

Dabo, Awa e Jérôme sono tre ragazzi senegalesi. Hanno trascorso tre mesi in Italia e stanno per tornare in Senegal. Portano con sé l’esperienza di formazione di tre mesi svolta presso altrettante macellerie di Aidone, in provincia di Enna, dove hanno soggiornato. Assieme alla certezza che, grazie al  progetto di cooperazione circolare a cui hanno partrecipato, questa esperienza non rimarrà solo un divertissement, ma diventerà un lavoro, con la possibilità  di aprire una polleria nei rispettivi villaggi di provenienza.

Potenziali immigrati

Il progetto è stato sostenuto da Don Bosco 2000 e Fondazione opera don Bosco nel mondo ed è stato possibile grazie al visto regolare rilasciato dall’Ambasciata italiana a Dakar ai tre ragazzi, che ha formalmente trasformato questi tre giovani da potenziali migranti in apprendisti imprenditori. Il loro soggiorno è stato caratterizzato da una formazione intensiva di tre mesi presso le macellerie di Aidone con lo scopo di tornare nel loro Paese di origine e aprire una polleria.

Jérôme tornerà a Tambacounda dopo tre mesi presso “Le delizie della Carne” con la famiglia Gimmillaro

Dabo, Awa e Jérôme hanno appreso non solo le tecniche di lavorazione, ma anche i valori del lavoro di squadra e della professionalità. Questa esperienza, raccontano da Don Bosco 2000, ha arricchito sia le loro competenze professionali sia la loro visione del mondo. Con il bagaglio di conoscenze acquisite, ora torneranno a Tambacounda, in Senegal, per avviare la nuova attività.

Circolarità

Dichiara il presidente di Don Bosco 2000, Agostino Sella: «Un plauso speciale va alle macellerie Aidone, che hanno accolto con passione e professionalità i tre giovani, dimostrando come il sostegno e la formazione possano fare la differenza nella vita delle persone e nelle comunità. Questi tre ragazzi, arrivati in Italia con un volo di linea, si sono formati grazie all’aiuto della comunità di Aidone e adesso torneranno nel loro paese di origine per aprire una start up.

Il giovane senegalese Dabo con i titolari della macelleria “Sfizi di Carne” di Aidone

Nei prossimi mesi, uno dei macellai formatori, un operatore della macelleria Tespi, andrà in Senegal per seguire l’andamento delle prime settimane della polleria: questo in piccolo è il cuore della cooperazione circolare». Questa iniziativa di cooperazione circolare concretizza infatti l’approccio all’immigrazione seguito da Don Bosco 2000 e che abbiamo raccontato nello scorso numero del magazine.

Il progetto rientra anche nel quadro della collaborazione tra il comune di Aidone e l’Associazione Don Bosco 2000 sigillata da un protocollo di intesa siglato qualche mese fa che ha già portato alla visita del sindaco di Aidone Annamaria Raccuglia nel cuore dei villaggi senegalesi. L’inserimento dei cooperanti circolari nelle attività è stato seguito dall’Assessore alle politiche sociali Angelo Tespi che ha coinvolto le macellerie nel progetto seguendo le fasi del progetto in Italia.

Foto in apertura, la giovane Awa con i titolai della macelleria la “Bottega della Carne” – Tutte le foto dall’ufficio stampa di Don Bosco 2000

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