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Sostenibilità sociale e ambientale

Ecologisti fin dentro casa

Materiali naturali, sfruttamento dell’energia solare raccolta dell’acqua piovana: a Bologna nascono le case naturali, all’insegna del risparmio energentico

di Paolo Giovannelli

Abitare l?ambiente, nel senso più vero del termine. Perché ora c?è una casa interamente biosostenibile, un edificio realizzato con calcina priva di additivi chimici, dove la circolazione e la qualità dell?aria sono state ottimizzate, dove il calore verrà convogliato da pannelli solari e pavimenti radianti. Anche la luce sarà ?addomesticata? da un particolare tubo riflettente, mentre l?acqua piovana, depurata, passerà per le condutture per essere riutilizzata più volte. Potrebbe essere così la vostra prossima abitazione. A costruire la casa biosostenibile, un prototipo di edilizia sviluppato a Bologna (nell?ambito dei progetti di ?Bologna 2000? che finanzierà l?iniziativa con 60 milioni, un quarto circa del costo finale) in un cantiere-scuola appositamente creato e volto a recuperare un edificio esistente che è l?Istituto professionale edile, sono un pool di associazioni di architetti (fra cui l?Istituto nazionale di bioarchitettura e l?Associazione nazionale bioarchitettura), la Regione Emilia Romagna, le cooperative e le ditte produttrici dei nuovi materiali ecologici. Il progetto ?Verso una Bologna dell?edilizia biosostenibile? è coordinato dall?Associazione intersettoriale cultori architettura bioecologica (Aicab), impegnata particolarmente nella scelta dei materiali. «Stiamo realizzando un prototipo di casa biosostenibile, partendo dal presupposto che tutto deve essere molto semplice e funzionale», spiega la presidente dell?Aicab, Cristina Ballotta, «per esempio, nella scelta dei materiali, il nostro primo pensiero è stato quello di disporre di materiali da costruzione di facile reperibilità: abbiamo così scelto mattoni ?caldi? contenenti segatura e di terra cruda, questi ultimi facilmente reperibili in Emilia, rivestimento e intercapedini in sughero, infissi e travi in legno accanto a tecnologie che consentono un forte risparmio energetico ma ancora non bene sfruttate, come i pannelli solari e radianti e i doppi vetri». Dietro la casa biosostenibile, ci sono idee e molti materiali poveri, che hanno però? un loro modo positivo di interagire con l?ambiente. Gli stessi che, per secoli, hanno costituito l?ossatura dei centri storici delle città italiane – si pensi solamente alle travi in legno o ai mattoni in terra cruda – poi dimenticati da progettisti mentalmente pigri e costruttori sempre meno attenti alle necessità abitative dell?uomo. «Oggi, guardando i quartieri dormitorio delle periferie urbane è pure difficile parlare di case, essendo in realtà delle vere e proprie scatole assolutamente non rifinite», continua Ballottta « l?unico pensiero di chi le ha realizzate è stato il raggiungimento di una determinata quadratura, spesso quella minima consentita dalla legge, senza preoccuparsi dei conseguenti bassi livelli di abitabilità e di comfort». Per evitare questo pericolo, i tecnici dell?Aicab sono stati attenti all?esposizione della casa, puntando all?ottimale sfruttamento della luce solare. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla circolazione dell?aria, con alcuni accorgimenti che permetteranno di bilanciare il ?movimento? del caldo e del freddo all?interno della casa biosostenibile, esattamente come avviene in natura con le alte e le basse pressioni atmosferiche. L?organizzazione, la gestione e il coordinamento del cantiere scuola spetta all?Istituto per l?istruzione professionale lavoratori edili di Bologna. Entro la prossima estate, i lavori della casa biosostenibile termineranno, poi l?Aicab avvierà un periodo di monitoraggio di un anno per apportare all?edificio eventuali modifiche per renderlo ancor più ecologico. Info: Aicab, tel. 051/6232247. E ora l?Ambiente mostra le carte Carta (riciclata) canta. Il ministro per l?Ambiente Edo Ronchi presenta un bilancio della sua attività per l?anno ?99. Centodiciotto pagine che raccontano un anno di politica ambientale, versante governativo. Quindici capitoli che vanno dalla ?Sostenibilità nelle città?, alla ?Biodiversità e le biotecnologie?, alla ?Gestione dei rifiuti?, alla ?Tutela del mare?, articolando tutte le emergenze ambientali del Bel Paese (o di quello che ne rimane). Molto utile l?appendice di dieci pagine che riepiloga i principali provvedimenti del Ministero: decreti ministeriali e presidenziali, conferenze di servizi, leggi. Particolarmente interessante – perché ricorda la preoccupante attualità di certi problemi – la parte che riguarda ?La gestione delle emergenze? inserita nel capitolo dedicato allo smaltimento dei rifiuti: il rapporto mette a fuoco la situazione di Campania, Puglie, Sicilia, Calabria e della città di Roma, territori in cui le autorità amministrative hanno lanciato un allarme rifiuti. Il rapporto nel suo complesso diventa un?utile guida allo stato dell?Ambiente in Italia.


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