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Enel, intanto impara

Suez: un caso modello di responsabilità sociale, un fatturato di 41 miliardi di euro, oltre 160mila dipendenti, utili in forte crescita e… ottimi voti in responsabilità sociale

di Ida Cappiello

E’ veramente un buon partito la contesissima Suez, il colosso francese delle utilities nel mirino dell?Enel: un fatturato di 41 miliardi di euro, oltre 160mila dipendenti, utili in forte crescita e? ottimi voti in responsabilità sociale (anche sotto il profilo della comunicazione: il sito suez.com dedica al tema uno spazio amplissimo, che dà persino la possibilità di porre domande via email all?Ethics Officer). Ultimo riconoscimento in ordine di tempo, il premio Sustainable Development Prize, ricevuto alla fine del 2005 per il bilancio sociale. Il prestigioso premio è assegnato dall?Ordine francese dei commercialisti, che hanno scelto il report di Suez per rappresentare la Francia nella prossima gara per il premio europeo Esra – European sustainability reporting award. L?impegno umanitario è presidiato da Suez attraverso la fondazione omonima. La mission che la non profit si è data riguarda un settore specifico, i minori disagiati, seguiti in ogni angolo del mondo, dalla Cina al Sudamerica. Una storia emblematica è la gestione del gasdotto Nor Andino, di proprietà di Suez International, che attraversa le Ande per portare il gas oltre il confine col Cile. Quando il progetto fu lanciato, l?intera comunità locale si schierò contro, temendo le devastazioni ambientali e sociali che spesso accompagnano questi megainvestimenti energetici. Suez ha affrontato la questione coinvolgendo al tavolo di lavoro la Provincia di Salta (il territorio interessato), l?università di Tucuman, Greenpeace Argentina e altre ong locali. Sono stati investiti 170mila dollari l?anno dal 1999 al 2005 per proteggere il territorio dai possibili effetti negativi del gasdotto, ma anche per promuovere lo sviluppo di attività produttive locali. Tra le realizzazioni, 14mila ettari di nuova area protetta, la distribuzione del gas all?intera comunità residente, la costruzione di scuole e dispensari farmaceutici. Il progetto continua con l?obiettivo di realizzare una centrale idroelettrica. Ida Cappiello


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