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Genova: gli ultimi sono i primi, a rimetterci

I rom di via Adamoli a Genova sono dovuti fuggire dal campo giovedì notte. Ieri la sistemazione temporanea al primo piano della scuola di via Lodi, a Genova Struppa, e dopo neanche 24 ore l’amarezza nel vedersi circondare da alcuni residenti del quartiere, decisi a farli sgomberare dalle aule con l'aiuto delle forze dell'ordine

di Pietro Barabino

Genova – Giovedì notte la fuga dal campo sotto un metro di fango, ieri la sistemazione temporanea al primo piano della scuola di via Lodi, a Genova Struppa, e dopo neanche 24 ore l’amarezza nel vedersi circondare da alcuni residenti del quartiere, decisi a farli sgomberare dalle aule con l'aiuto delle forze dell'ordine.

Non ci sono solo solidarietà e angeli del fango, nella Genova disastrata di questi giorni.
Lo dimostra l'odissea dei rom del campo di Ligorna, in via Adamoli, alta Val Bisagno: una dozzina di famiglie (circa 70 persone, per metà ragazzi e bambini) sfuggite per miracolo all'alluvione che ha devastato i loro prefabbricati nella notte di venerdì, e sistemati temporaneamente dal Comune nella palestra della scuola media “Ezio Lucarno” di via Lodi.  Un rifugio temporaneo, deciso da Municipio e assistente sociale di competenza.

Aldo Cizmic, ventiseienne abitante del campo, capisce la paura che possano provare le persone in questo momento difficile per tutti. «Oggi siamo in prima fila per aiutare gli alluvionati – sottolinea Aldo – ma da domani non vogliamo più tornare al campo rom, abbiamo paura anche noi e dal 2011 aspettiamo le case popolari promesse dal Prefetto».

Il video di copertina è a cura di Pietro Barabino
 


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