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Giuseppe Lacertosa, il reporter fotosolidale che lavora in banca

Bancario di professione; fotografo per passione; volontario per dedizione: è piena di impegni la vita di Giuseppe Lacertosa, originario di Matera, 51 anni, venti dei quali trascorsi a Foggia

di Mara Mundi

Bancario di professione; fotografo per passione; volontario per dedizione: è piena di impegni la vita di Giuseppe Lacertosa, originario di Matera, 51 anni, venti dei quali trascorsi a Foggia. La sua ricetta per la felicità: «Fare qualcosa che piace e offrirlo, con spirito di volontariato, a quanti hanno bisogno senza un tornaconto». Ha organizzato il corso Fotografando con obiettivo sociale. Di cosa si tratta? È un corso base, organizzato nella parrocchia Santo Stefano di Foggia. Partito a fine maggio, il ciclo di incontri si concluderà a settembre. La partecipazione è gratuita, ma con i contributi degli sponsor sosteniamo una missione nelle Filippine. Quando ha capito che poteva coniugare fotografia e attività sociali? L?amore per gli scatti scoppiò a 17 anni: mio zio mi diede una Yashika. Molto tempo dopo, nell?estate del 98, un incendio causò diversi danni a una chiesa di Foggia. Proposi al parroco di organizzare una mostra per raccogliere fondi. Da allora sono seguite altre iniziative ?fotosolidali??. Ha anche la passione per il giornalismo: verifica di persona l?esito delle attività che finanzia? Mi piace fotografare e raccontare quello che succede nelle missioni che sosteniamo. Tempo fa abbiamo raccolto fondi per le suore di Metaponto. Volevano comprare uno scivolo per i bambini. Sono andato a controllare. È uno scivolo bello grande. Ho fatto qualche scatto e ho scritto la cronaca della giornata.


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