Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Il lavoro che salva dall’emarginazione

Cooperativa sociale per l'inserimento lavorativo e sociale-Cils. Lotta contro l'emarginazione e l'integrazione della persona disabile nella società attraverso il lavoro

di Rosanna Schirer

Ha da poco festeggiato il suo venticinquesimo compleanno. È la Cooperativa Sociale per l?Inserimento Lavorativo e Sociale (Cils), fondata da alcune associazioni di volontariato quali: Anffas, Anmic e Enaip, struttura quest?ultima che gestisce tra l?altro anche la formazione professionale del gruppo. La Cils, che lotta da sempre per favorire l?integrazione nella società e nel mondo del lavoro delle persone portatrici di handicap e per abbattere quindi qualsiasi tipo di barriera, si avvale infatti di ben 233 soci lavoratori dipendenti, oltre a 173 persone di sostegno di cui 73 invalidi civili con difficoltà fisiche e una sessantina di ragazzi disabili dai venti anni in su. Da sottolineare una piccola curiosità: la Cils ha un consiglio di amministrazione, formato da sedici persone, tutte volontarie. Sono tanti, infatti, i settori d?intervento in cui è impegnata questa cooperativa di Cesena, che ha realizzato anche due strutture dove sono accolte persone disabili in difficoltà, offrendo loro, grazie anche a una convenzione con la locale Usl, rette differenziate e assistenza personalizzata secondo singole esigenze. In più la Cooperativa sociale inserisce diversi ragazzi con handicap che hanno la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro nei propri centri specializzati: si tratta del centro di terapia occupazionale (Cto) e del Centro di pre-inserimento lavorativo (Cpl). Nel primo centro, i giovani, affetti da diversi tipi di disabilità (in genere, medio – gravi), imparano, socializzano tra loro e mostrano infine tutte le loro potenzialità. Non a caso, educatori, operatrici sociali e la psicologa dell?unità operativa disabili della locale Usl, studiano progetti individuali e organizzano stages che consentono poi ai ragazzi di essere inseriti nei settori di lavoro già predisposti dalla cooperativa. La cooperativa organizza inoltre incontri periodici con le famiglie degli stessi ragazzi in modo da verificarne poi le reazioni anche nel nucleo famigliare. Nel Centro pre-inserimento lavorativo, che grazie alla convenzione con la Usl offre una quindicina di borse di studio e nel quale i giovani disabili passano circa un anno e mezzo della loro vita, si impara, invece, a rispettare non solo le regole ma anche gli orari di lavoro. Qui si svolgono inoltre attività manuali, di assemblaggio e cablaggio, ideali per inserirsi poi a tutti gli effetti nei settori lavorativi gestiti dalla stessa cooperativa. Parliamo ora di questi settori: la Cils, che ha una convenzione con due aziende locali, la Mareco Luce dove si realizzano collezioni di lampade e Romagna Plastic che produce pattumiere di plastica, ha cinque ragazzi con quattro lavoratori di sostegno, impegnati tutto il giorno in queste aziende. In più riceve commesse di lavoro da alcuni enti pubblici: tra cui, Comune, Provincia, Azienda Usl e Amga (l?azienda municipalizzata per l?erogazione di gas e acqua che ora gestisce anche la raccolta differenziata dei rifiuti). Infine la Cooperativa occupa due ragazze disabili e cinque persone di sostegno nel settore della vendita fiori, altri ragazzi operano, invece, nel settore dell?agricoltura, altri undici si occupano della manutenzione delle aree verdi, altri ancora sono impegnati nel campo della tipo-litografia (con l?appalto della stampa del giornale ?Cesena Informa?), nel settore delle pulizie, delle pulizie e sorveglianza nelle scuole elementari e materne della zona con oltre cinquanta dipendenti di cui una quarantina con invalidità, e infine nel campo dei parcheggi il che favorisce tra l?altro la socializzazione tra persone disabili e automobilisti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA