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Sostenibilità sociale e ambientale

G8: a Roma Powell su Kyoto e globalizzazione

Il segretario di Stato americano: "E' fuorviante affermare che la globalizzazione penalizzi i poveri"

di Redazione

?La globalizzazione offre una soluzione proprio ai problemi dei paesi poveri delle varie parti del monod. E’ fuorviante affermare che essa li penalizzi. Naturalmente, parlo dei paesi che applicano la democrazia economica, perche’ alcuni stati, come Cuba e l’Iraq, rifiutano di partecipare alla globalizzazione. Ciò è spiegabile con il fatto che in quei paesi esistono regimi antidemocratici radicati nel tempo, che negano ai loro popoli la possibilita’ di godere dei benefici dello sviluppo che deriva dalla globalizzazione?. Colin Powell, segretario di Stato americano, è il protagonista, insieme al ministro italiano Renato Ruggiero, presidente di turno, della conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri degli Esteri del G8, svoltasi questa mattina alla Farnesina. Attaccato dalle giornaliste della Reuters e della Cnn, che hanno chiesto ai rappresentanti degli altri paesi del G8 di andare avanti con il protocollo di Kyoto senza gli Stati Uniti, Powell ha mantenuto calma e diplomazia nelle risposte: ?abbiamo chiesto uno stop di due mesi – ha detto – perche’ sapevamo dei problemi che sarebbero insorti dopo la firma del protocollo. Il presidente Bush ha ribadito l’impegno contro i gas che provocano l’effetto serra e il surriscaldamento del pianeta. Ma noi pensiamo che il protocollo di Kyoto non sia la strada giusta e stiamo immaginando una serie di proposte specifiche nell’ambito di una strategia che consenta di attaccare il problema nella sua essenza?. Dalle parole del segretario di Stato americano emergono anche rapporti molto distesi con la Russia: ?sul Medio Oriente – ha detto Powell – abbiamo spesso contatti telefonici con Ivanov (ministro degli Esteri russo – ndr) e abbiamo una posizione ben coordinata. Riteniamo che il rapporto della commissione Mitchell sia la via maestra che porta ai negoziati; ma deve finire subito la violenza e deve essere instaurato un clima di fiducia?. E il ministro russo aggiunge che nel vertice di ieri e di oggi a Roma ?la discussione sul Medio Oriente e’ stata molto dettagliata? e che ?c’è un approccio comune nel considerare il Rapporto Mitchell una buona base per il negoziato. Abbiamo approvato la dichiarazione conclusiva all’unanimità e lavorato in modo coordinato, consapevoli che nessuno da solo è in grado di risolvere questo problema. La Russia agira’, anche sull’iniziativa di monitoraggio in medio Oriente, d’accordo con i partners europei e americano?. Infine, il Segretario di Stato americano, rispondendo ad una domanda, ha affermato che ?non esiste alcuna contraddizione tra la dichiarazione sul disarmo, sulla non proliferazione e il controllo delle armi firmata oggi dal ministro degli Esteri e la posizione statunitense. Noi siamo firmatari del Trattato ABM e, finche’ esso e’ in vigore, resta il nostro impegno. Nella dichiarazione finale – ha concluso Powell – si fa riferimento all’intera disciplina dei trattati in materia?.


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