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Sostenibilità sociale e ambientale

Ambiente: per Wwf Cop9 non del tutto negativo

Non c'e' stata la ratifica del Protocollo di Kyoto da parte della Russia ma gli ambientalisti del Wwf non giudicano in modo del tutto negativo la Cop9

di Redazione

Non c’e’ stata la ratifica del Protocollo di Kyoto da parte della Russia ma gli ambientalisti del Wwf non giudicano in modo del tutto negativo la Conferenza sui cambiamenti climatici che si chiude oggi a Milano. ”In fondo – spiega Mariagrazia Midulla, responsabile della campagne del Wwf Italia – Milano ha svolto quasi tutti i compiti che si prefiggeva. Si sapeva che la Russia non avrebbe firmato Kyoto, la cosa positiva pero’ e’ che il processo sta andando avanti. Tutti i Paesi si rendono conto che il problema climatico diventera’ sempre piu’ pesante se non ci saranno interventi. Tutto cio’ nonostante gli Stati Uniti”. Piu’ che per la mancata ratifica di Kyoto da parte della Russia, gli ambientalisti sembrano preoccupati per l’atteggiamento degli Stati Uniti e per talune prese di posizione dell’ Amministrazione Bush. ”E’ notorio – dice Midulla – che l’Amministrazione americana ha cercato di convincere alcuni scienziati a redigere uno studio per spiegare che il problema del cambiamento del clima non esiste. Non ci sono riusciti anche se si e’ saputo che c’e’ stato il tentativo di cambiare i risultati di quello studio”. Per gli ambientalisti, insomma, il dato positivo che emerge dalla conferenza milanese e’ che il processo multilaterale e’ andato avanti: ”Questo potra’ aiutare anche la Russia a raggiungere la ratifica di Kyoto. Putin dice che e’ favorevole al multilateralismo. Penso che i passi avanti fatti a Milano in questa direzione potra’ essere d’aiuto anche per lui”. ”I molti passi avanti fatti in questa conferenza – spiega Mariagrazia Midulla – si sono potuti fare nonostante il dispiegamento di forze degli Stati Uniti che hanno cercato di convincere che la strada da seguire e’ la loro e cioe’ quella di continuare ad usare combustibile fossile investendo in tecnologie che, ad andare bene, potranno essere utilizzate tra 50 anni”. Un’altra e’ la strada che il Wwf e gli altri ambientalisti indicano. ”Noi – dice Midulla – vogliamo vengano utilizzate le tecnologie dell’oggi che sono quelle dell’energia pulita e lo sfruttamento di quella rinnovabile”. Meno soddisfatti, invece, per l’atteggiamento dell’Italia: ”Dal 1990 – spiega Mariagrazia Midulla – le emissioni italiane sono aumentate del 7,3%. Questo e’ un dato molto negativo e la colpa e’ di tutti i governi che si sono succeduti. A me piace dire che il Paese del sole non e’ l’Italia ma la Germania dove, per esempio, la tecnologia dei pannelli solari e’ ampiamente utilizzata”. Un ruolo fondamentale, secondo il Wwf, lo dovra’ avere l’Europa che in questo momento ”si trova davanti ad un’occasione irripetibile: dare il via alla rivoluzione per l’energia pulita”.


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