Kyoto, 10 azioni per ridurre le emissioni

Per Kyoto conta fino a 10. Dieci come le azioni proposte dal WWF per diminuire del 30% le emissioni di CO2 in Italia nel settore trasporti, senza diminuire l?efficacia degli spostamenti né rallentare la mobilità. Secondo il modello elaborato per l’Italia dall?ingegner Debernardi dello studio Polinomia, le misure proposte consentirebbero, se adottate in modo coerente e sistematico, di conseguire gli obiettivi di Kyoto nel settore dei trasporti Negli ultimi 15 anni in Italia le emissioni sono aumentate, ciò vale anche per il comparto mobilità dove gli accordi sottoscritti dal nostro Paese prevedono una riduzione del 6,5%. La costante crescita del traffico su gomma sta determinando un enorme aumento delle emissioni di anidride carbonica: tra il 1990 e il 2002 la CO2 è cresciuta del 23,9%. L?Italia ha il più alto numero di auto per abitante in Europa e il settore trasporti contribuisce per circa il 25% al totale delle emissioni di gas serra del Paese. In più, nei costi di trasporto non è considerato l?insieme delle conseguenze e dei costi esterni ambientali, sanitari e territoriali determinati dal traffico su gomma. Le dieci proposte verranno presentate nel corso del workshop: “Governo del territorio, mobilità ed ambiente nel Nord Italia: come conseguire gli obiettivi di Kyoto?” organizzato dal WWF Italia Onlus e dalla rivista di settore “ItaliaMondo – logistica & intermodalità” a Milano nella sede centrale della Banca Popolare di Milano (via S. Paolo, 12 – sala delle Colonne) dalle ore 9.30 alle13.30, venerdì 24 febbraio 2006, con il patrocinio della Provincia di Milano. Tre sono le linee di intervento proposte dal WWF – 1. incentivare ed orientare le migliori tecnologie pulite di trasporto; 2. riorganizzare l? offerta di trasporto, basandosi su una maggiore efficienza dei vettori e sull?integrazioni tra le varie modalità; 3. raffreddare la crescita della domanda di mobilità. Durante il workshop sarà presentata anche la Carta d?intenti ?Dieci passi per conseguire gli obiettivi di Kyoto nei trasporti italiani?, a cui hanno già aderito tra i promotori decine di esponenti del mondo della ricerca, dell?università e delle aziende.