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Sostenibilità sociale e ambientale

Così a Berlino si è accesa la notte (con i taxi a 3 euro)

Le banlieue/ Il caso di Friedrichshain, da quartiere dormitorio a paradiso by night. Bisogna farsi detective per trovare l'antica memoria del quartiere più a est della capitale, invaso da pub e local

di Riccardo Bagnato

Qualche anno fa ci si passava attraverso, quasi per caso, senza fermarsi. A Friedrichshain, il quartiere operaio di Berlino est, gli affitti costavano poco. Ma al tempo pochi volevano andarci ad abitare. Per chi ha vissuto nel periodo subito dopo il crollo del muro, infatti, Friedrichshain era ciò che di originale rimaneva di Berlino est. E così è stato per qualche tempo. Il centro, i quartieri di Prenzlauer Berg, o di Pankow, erano già stati letteralmente invasi da una gioia imprenditoriale e da un?elettricità giovanile che sembravano aver viceversa e temporaneamente risparmiato questo francobollo di terra, costretto a fare in conti con la propria povertà, ma anche, e più concretamente, con il fiume e la ferrovia che lo isolavano. Dal 2001, invece, Fridriechshain forma un quartiere unico insieme al suo dirimpettaio occidentale Kreuzberg: divisi dal fiume, dalla storia – a maggioranza ?prussiana? il primo, turca il secondo – qui vivono oltre 260mila abitanti. Preso d?assalto dai Wessi (tedeschi dell?ovest), che qui hanno comprato interi blocchi residenziali o vecchie fabbriche di cui rimanevano a volte solo i muri perimetrali, Friedrichshain ha dovuto in realtà attendere qualche anno prima di essere restaurato. E tuttora rimangono angoli da cui è possibile scorgere ciò che è rimasto: al di là di Berlino, verso Marzahn-Hellersdorf o Treptow-Köpenick, i due quartieri più a est della città, e oltre, seguendo il fiume Sprea che si allarga, si rimpicciolisce, accarezza foreste e lambisce i paesi della vecchia Ddr. Prima, però, prima di perdersi nella campagna o nella nostalgia dei tempi che furono, basta tornare al Treptow Park, sul confine di Friedrichshain. Qui si erge – è il caso di dirlo – il memoriale sovietico ai caduti della Seconda Guerra mondiale per la liberazione di Berlino nel 1945. Imponente, spaziale, lo si scopre quasi per caso, immerso com?è nel verde del parco. Un tuffo nella storia, un pugno al cuore. Di quell?epoca non è rimasto nulla. Dopo il crollo, a Freidrichshain le case grigie, il box-doccia improvvisato in cucina, i primi supermercati occidentali – ritrovo preferito degli Ossi (i tedeschi dell?est) – hanno lasciato il posto a discoteche improvvisate dentro a fabbriche rimesse a nuovo, a multinazionali lungo la Sprea, a un via vai di giovani in cerca di un?atmosfera che non c?è più. Il quartiere, oggi, è il ritrovo preferito degli studenti. L?enorme blocco residenziale che faceva di Friedrichshain il dormitorio operaio della città, oggi è più simile al centro di Madrid, pub e Kneipe a ogni angolo di strada. Gli affitti sono esplosi, i taxi scorrazzano fino alle quattro del mattino per spostare ragazzi e ragazze da un locale all?altro, tanto che si possono prendere al volo per un chilometro o due, in ogni direzione, in gruppo o da soli, e si paga sempre e comunque tre euro: la chiamano ?Kurztstrecke?, una breve corsa di taxi a tariffa fissa. In estate si può andare in una delle tante spiagge improvvisate sulle rive della Sprea. Quella di Freidrichshain si trova sulla Mühlenstraße vicino alla Berliner Ostbahnhof, a ridosso della famosa East Side Gallery, ovvero ciò che rimane del muro di Berlino: un chilometro e trecento metri di muro su cui hanno dipinto 118 artisti da tutto il mondo. E da lì ammirare l?Oberbaumbrücke, il Ponte Oberbaum, su cui oggi passa la famosa linea 1 della U-bahn, il metrò, e che è diventato il simbolo del quartiere. Se invece si vuole fare una passeggiata, nella parte nord del quartiere, c?è la magnifica Frankfurter Allee. Lungo questo boulevard durante l?epoca comunista abitavano la maggior parte dei funzionari del regime. C?è infine un posto segreto a Friedrichshain, che come tutti i posti segreti non ha via, numero civico, o indicazione di sorta, ma si raggiunge solo chiedendo alle persone che si incontrano per strada. Un tempo era un centro sociale, ora è il ritrovo di chi ha vissuto Friedrichshain ai tempi d?oro, quando tutto era possibile, quando tutto era da reinventare, quando il comunismo era stato appena sconfitto, ma non ancora rimpiazzato, quando una casa su quattro era disabitata, una su cinque era occupata: si chiama Super-Molly. Di più non si può dire. Raggiungerlo o no dipende dalle domande che si fanno. E comunque: meglio di notte. Dov?è Friedrichshain sino al 1989 era uno dei principali quartieri di Berlino est. Oggi è un tutt?uno con il quartiere da cui allora era separato dal muro: Kreuzberg. Insieme fanno oltre 260.000 abitanti. Da vedere Goodbye lenin Come si viveva a Berlino est ai tempi della Ddr? Questo film delicato e pieno d?ironia offre uno spaccato della quotidianità in 79 mq.


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