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Nicoletti: «È folle che un’istituzione si faccia portavoce di una menzogna pericolosa»

Il giornalista si dice convinto che la proiezione avverrà lo stesso «Grasso ha parlato di un tentativo di moral suasion non di divieto. Si tratta comunque di un fatto gravissimo che un senatore sostenga teorie che già oggi hanno effetti devastanti, non tanto sulla decrescita di accesso ai vaccini, quanto per le ripercussioni sulle famiglie con figli autistici»

di Lorenzo Maria Alvaro

Il 4 ottobre il Senato della Repubblica italiana avrebbe dovuto ospitare la prima proiezione europea del controverso film Vaxxed from cover-up to catastrophe, di Andrew Wakefield.

Un documentario che mette in realazione i vaccini con l'autismo senza però valide prove scientifiche a sostegno di questa tesi. Palazzo Madama ha fatto sapere che «non ha in alcun modo il patrocino del Senato». Il Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità si è detto «indignato e sconcertato dall’iniziativa». Per questo la proiezione sembra potrebbe saltare. Anche se ancora non ci sono certezze. Per provare a scongiurare l'inziativa del senatore Bartolomeo Pepe, eletto con il M5S, ora nel Gruppo Grandi Autonomie e Libertà, è sceso in campo il presidente del Senato Piero Grasso. Per ora i promotori hanno fatto dietrofront. Ma secondo il giornalista Gianluca Nicoletti, padre di un figlio autistico e in procinto di ultimere il film “Tommy e gli altri” proprio sul punto di vista di questi ragazzi, la proiezione avverrà lo stesso.


Sembra che la proiezione sia stata scongiurata…
Prendo atto di quello che ha detto Grasso. Ma il presidente del Senato ha parlato di un tentativo di convincimento che farà nei confronti dei senatori. Se, come mi sembra di aver capito, quella sala è a disposizione dei senatori, allora secondo me la proiezione verrà fatta lo stesso. E forse a questo punto è un bene.

Perché?
Questo medico, Andrew Wakefield, screditato a livello mondiale gioca a fare il martire. Se gli venisse negata la proiezione lui e i suoi griderebbero allo scandalo. A questo punto forse è meglio che venga proiettato.

Ma perché è così grave che questo film trovi spazio in Senato?
È folle che un’istituzione si faccia portavoce di una menzogna pazzesca. Mi rendo conto, girando l’Italia per il mio film e incontrando tante famiglie con figli autistici, che in molti pensino che il motivo dell’autismo di questi ragazzi siano i vaccini. Perdendo così un sacco di tempo prezioso nel seguire questa menzogna e trascurando i figli. Il vero pericolo rappresentato da queste teorie è per i ragazzi autistici non per il calo dei vaccini. Senza contare le terapie al limite della stregoneria.

A che terapie si riferisce?
Wakefield teorizza che i vaccini avvelenano il corpo. Quindi per guarire bisogna ripulirlo dal veleno. Così sottopongono i ragazzi a “chelazione” che significa togliere metalli pesanti dal sangue. Una cosa molto pericolosa. Oppure si prescrivono diete disintossicanti. Ognuna di queste prescrizioni naturalmente è costosissima.

Dunque lei è contro il documentario eppure oggi preferirebbe venisse proiettato? Non è un po’ strano?
Si, trovo gravissimo che un senatore si faccia portavoce delle tesi di un ciarlatano screditato in tutto il mondo da tutte le comunità scientifiche. Come trovo gravissimo che mentre il ministero della Salute propone una campagna pro vaccini in Senato si dia un messaggio di segno opposto, che confonde le idee alle famiglie. Detto questo sono per la libertà di espressione. Vogliono proiettare quella roba? Lo facciano. Ma che ci sia almeno una controparte.


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