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Cooperazione & Relazioni internazionali

Bulgaria, Unhcr: Preoccupati per possibile espulsione di centinaia di richiedenti asilo

Almeno 300 profughi in attesa di risposta per la protezione umanitaria sono stati arrestati dopo avere protestato per le dure condizioni nel campo. "Il Governo decongestioni la struttura e garantisca i diritti delle persone presenti", esorta l'Alto commissariato Onu per i rifugiati

di Redazione

L'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, Unhcr, esprime "preoccupazione per una serie di appelli affinché i richiedenti asilo siano espulsi per ragioni di sicurezza nazionale". Tali appelli sono seguiti ad una protesta scoppiata nel più grande centro di accoglienza per richiedenti asilo in Bulgaria. L'Unhcr esorta il governo bulgaro affinché decongestioni la struttura di accoglienza di Harmanli, migliori le condizioni di accoglienza, rafforzi la gestione e soprattutto affinché instauri un dialogo costruttivo con i richiedenti asilo ospiti del centro. "Nel frattempo continueremo a sostenere gli sforzi delle autorità volti al miglioramento delle condizioni di vita nelle strutture di accoglienza e a collaborare con i rifugiati e le comunità locali per allentare queste tensioni".

L'acuirsi delle tensioni presso il centro di Harmanli, situato a circa 250 km a sud est della capitale Sofia, si è verificato dopo che le autorità hanno posto delle restrizioni per l’ingresso e l’uscita dalla struttura già sovraffollata, adducendo come motivazione la preoccupazione per la situazione sanitaria. I richiedenti asilo hanno protestato contro tale decisione e contro le precarie condizioni in cui versa il centro. Diverse centinaia di residenti hanno iniziato a lanciare pietre e a dar fuoco ai pneumatici. La polizia ha usato proiettili di gomma e cannoni ad acqua, per contenere la folla.

Più di 300 richiedenti asilo sono stati arrestati. Le preoccupazioni per le condizioni di accoglienza e il sovraffollamento sono rimaste irrisolte, e questo alimenta frustrazione e nervosismo tra i residenti, che provocano atti di vandalismo. "Il centro di Harmanli è gravemente sovraffollato, dal momento che ospita 3.100 richiedenti asilo, di cui un terzo sono bambini, a fronte di una capienza pari a 2.710 posti. Oltre al sovraffollamento, preoccupano anche le condizioni igieniche della struttura, a causa della discontinua disponibilità di acqua calda. Ci sono inoltre seri problemi sanitari, tra cui la carenza di medicinali, e l’assenza di strutture ricreative e di attività dedicate a bambini e adulti", rimarca l'Unhcr.

Anche in altre strutture d'accoglienza e detenzione in Bulgaria le condizioni sono alquanto precarie. Il centro di detenzione temporanea di Elhovo, vicino al confine con la Turchia, è occupato per circa il 130% della sua capacità di accoglienza in condizioni deplorevoli. Mentre, l'Unhcr "in linea di principio, non si oppone al rimpatrio di persone che non hanno ottenuto la protezione internazionale; tuttavia tali rimpatri devono essere effettuati solo nel pieno rispetto di tutte le garanzie procedurali, compreso l'accesso a una procedura di asilo equa ed efficiente e a un effettivo rispetto delle leggi".


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