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Lo dice anche il Papa: cambiate la Bossi Fini!

Oggi in piazza San Pietro il Pontefice ha rivolto un saluto ai partecipanti alla mobilitazione per una nuova normativa sull'immigrazione, spingendosi fino a dire che è necessario rivedere le leggi in vigore. Ovvero, la Bossi Fini

di Gabriella Meroni

«Ringraziamo Papa Francesco per il nuovo segnale di forte attenzione rivolto alla legge di popolare "Ero straniero -L'umanità che fa bene", che con Emma Bonino e tante organizzazioni laiche e cattoliche abbiamo promosso con l'obiettivo di superare la legge Bossi-Fini, puntando sull'accoglienza e l'inclusione dei migranti attraverso il lavoro», così il segretario di RadicaliItaliani Riccardo Magi sulle parole del Pontefice che oggi nel corso dell'udienza generale ha espresso nuovamente un sincero apprezzamento ai rappresentanti di tante organizzazioni impegnate "nella raccolta di firme per una nuova legge migratoria più attinente al contesto attuale”.

Già nei mesi scorsi il Papa aveva espresso il proprio sostegno alla campagna: un'iniziativa che sfida la politica demagogica dei muri e l'ostilità e la diffidenza nei riguardi dei migranti alimentate da un racconto pubblico che fa leva sui pregiudizi e le paure indotte. «E' una sfida difficile, coraggiosa e necessaria che condividiamo con diverse realtà del mondo cattolico», ha proseguito, «dal Centro Astalli e dalla Casa della carità alle Acli e Cnca. Finora abbiamo raccolto 40 mila firme e abbiamo meno di un mese per raggiungere la soglia di sicurezza di 60.000. Se, anche grazie al Papa riusciremo a raccogliere le firme necessarie, potremo affermare un nuovo racconto pubblico e conquistare la possibilità per il nostro paese di governare il fenomeno migratorio con politiche efficaci, che affermino diritti e doveri chiari e procedure di inclusione sociale realmente praticabili, e che possano rendere le centinaia di migliaia di migranti un’opportunità per tutti noi», conclude il segretario di Radicali Italiani.

La proposta di legge "Ero straniero – L'umanità che fa bene" è promossa daRadicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD, e con l'adesione di centinaia di organizzazioni laiche e cattoliche, tra cui Caritas Italiana, Migrantes, Comunità di Sant'Egidio. Il testo prevede, in sintesi, l'apertura di canali legali e sicuri di ingresso per lavoro nel nostro Paese, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l'inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l'effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l'abolizione del reato di clandestinità. Sono necessarie 50 mila firme per portare la legge all'attenzione del Parlamento.

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