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Re-framing home movies, cerca artisti under 35

Terza edizione con una nuova formula per il percorso di formazione e produzione dedicato al cinema di famiglia. Tra i partecipanti deli scorsi anni una giovane autrice che ha portato il suo cortometraggio “Gli anni” alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre un’altra ha visto la sua opera selezionata al Filmmaker Film Festival di Milano. Ultimi giorni per partecipare alla selezione: il bando scade il 31 ottobre

di Redazione

Torna Re-framing home movie, il percorso di formazione e produzione dedicato al cinema di famiglia che giunge alla terza edizione con una nuova formula frutto delle due precedenti edizioni che hanno ottenuto ottimi risultati. Negli anni scorsi, infatti, si sono potuti vedere autori, archivisti, ricercatori, artisti visuali che sperimentando diversi linguaggi attraverso il cinema di famiglia, hanno dato luogo a film e cortometraggi, alcuni ancora in fase di sviluppo, ma non solo sono nati siti web e percorsi multimediali, libri, e installazioni.

A caratterizzare Re-framing home movie / Residente in archivio è il suo rivolgersi ai giovani under 35 non solo per un corso approfondito, ma anche per finalizzarlo alla produzione di opere originali. In questi anni, infatti, il percorso si è viepiù delineato come laboratorio di riflessione permanente sul cinema di famiglia e la sua valorizzazione, come dimostrano gli inviti ricevuti nel corso del 2019 a presentare il progetto in occasioni scientifiche e professionali in Italia e all’estero. Nutre però ancora la forte ambizione – rivela una nota – di strutturarsi ulteriormente nel prossimo futuro, per diventare in questo ambito protagonista e punto di riferimento a livello nazionale e internazionale.

Dalle edizioni passati emerge come l’esperienza fatta dai giovani selezionati per il corso sia stata anche un’occasione di mettersi in gioco professionalmente: Sara Fgaier, ad esempio, ha concluso il suo iter formativo realizzando “Gli Anni”, cortometraggio presentato nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia e vincitore dello European Film Awards per il miglior cortometraggio; Giulia Savorani invece, con la sua opera “La Statua”, è stata selezionata all'interno di Filmmaker Film Festival di Milano, una delle vetrine più importanti per il cinema sperimentale e indipendente in Italia.

Il progetto, promosso da Cineteca Sarda / Società Umanitaria (Cagliari), Archivio Cinescatti / Lab 80 film (Bergamo), e Archivio Superottimisti (Torino), curato da Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, è realizzato con il sostegno di MiBact e di Siae, nell’ambito del programma “Per chi crea”, e prevede un lavoro di rielaborazione artistica di film di famiglia messi a disposizione dalle tre strutture.
Una preziosa eredità di memoria collettiva per guardare alla società italiana da un’ottica microsociale e ad altezza d’uomo che, per la sua specificità, necessita di un lavoro propedeutico di analisi e approfondimento che ne faccia emergere le peculiarità storiche, tecniche e culturali e ne sveli compiutamente le potenzialità espressive. I partecipanti, attraverso masterclass, momenti di workshop e un periodo di ricerche individuali in archivio avranno la possibilità di riflettere sulle caratteristiche specifiche di queste immagini private e sulle diverse modalità di rielaborazione per produrre nuove opere che ne forniscano una lettura personale e originale.

Il bando di partecipazione è aperto a giovani artisti, filmmaker, studiosi e archivisti under 35, residenti in Italia, e prevede la selezione di 6 candidati. Per partecipare alla selezione va compilato l’apposito form sul sito reframinghomemovies.it (dove è anche possibile reperire tutte le informazioni) entro il 31 ottobre.

A luglio 2020 saranno presentate le opere realizzate dai sei artisti selezionati.


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