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Ragazzi in lockdown, racconti tra paure e speranze

Si intitola "Scatto di famiglia. Storie ed emozioni di adolescenti in quarantena" il volume edito dalle edizioni la meridiana che racchiude i testi scaturiti dal concorso del Centro Asteria di Milano. Il ritratto di una generazione che sta crescendo con la responsabilità di salvare il mondo

di Elvira Zaccagnino

La pandemia ci sta chiedendo un cambiamento radicale. Lo sta chiedendo a tutti, ma più che mai lo sta chiedendo ai giovani. Il presente segnato dall’emergenza sanitaria li allontana ogni giorno di più dai passaggi sociali della loro età, le tappe della vita che fanno crescere: dagli amici con cui si scopre chi sei e chi vorresti diventare, fino alle prime cotte e agli amori che si pensano eterni, con le delusioni che arrivano. L’età dei primi baci o dei primo rapporti. L’età del volontariato, dei viaggi alla scoperta del mondo.
Questi mesi stanno chiamando i ragazzi a un senso di responsabilità fatto di rinunce, a cui talvolta molti adulti hanno anche mostrato di venir meno negando la gravità del momento. Ma ai giovani stiamo chiedendo di rinunciare a vivere un passaggio fondamentale della crescita di ognuno. Ributtati fuori dalla scuola in presenza e dai luoghi della loro socialità altra, restano a casa con il computer, lo smartphone, i social, la famiglia a definire il loro mondo e a fare esperienza del mondo.

Stargli accanto in questa ripresa delle norme che richiamano a sacrifici maggiori non è semplice. Esserci non con un atteggiamento di giudizio ma di ascolto e di accompagnamento è una responsabilità a cui, diciamolo, come adulti non eravamo pronti.

Ci siamo abituati a pensarli come un problema. Ora condividiamo un problema uguale per tutti con la responsabilità nostra di sospendere il giudizio su di loro e provare ad ascoltarli, a trovare spazi e modalità altre con cui loro possano attraversare, elaborandolo, questo passaggio

Come casa editrice, abbiamo dedicato a quella che in molti iniziano a chiamare “generazione Covid” un libro: Scatto di famiglia. Storie ed emozioni di adolescenti in quarantena. Un coro di voci di ragazzi, raccolte grazie a un concorso promosso dal Centro Asteria di Milano – organizzazione che dal 1990 si occupa di aggregazione, educazione e formazione – durante i mesi del primo lockdown. Una chiamata alla scrittura per essere con i giovani, dar modo loro di raccontare ciò che vivevano stando chiusi in casa e in famiglia e non congelare i loro pensieri e sogni, le loro paure e le loro speranze.

Il concorso letterario ha coinvolto le scuole medie superiori di Milano prima e quelle della Lombardia e del resto d’Italia, poi. Nel libro, tutti gli scritti dei ragazzi sono raccolti per temi. Alcuni sono stati letti e interpretati da attori e sono stati raccolti sul canale You Tube del Centro Asteria.
Il progetto è curato da Raffaella Acerbi, Paola Bigatto e Elisa D’Alesandro, che firmano il libro, con tre note iniziali molto preziose di Davide Rondoni, Paolo Di Sacco e Enza Corrente Sutera. Rileggere queste pagine alle soglie di nuovi possibili lockdown può essere utile per accogliere pienamente il punto di vista dei giovani in questo passaggio della storia.
Riconoscere pienamente i ragazzi come soggetti desideranti, legittimandone paure, rabbia, frustrazione e nuove fragilità ma anche energie creative, aspirazioni e speranze. E ponendoci il tema, enorme, di come salvaguardare il loro diritto a crescere in autonomia, senza rinunciare alla relazione con i propri coetanei, ristrutturando la relazione con genitori e parenti al di là dell’invadenza, in uno spazio non interferito, ma legittimamente protetto e libero di fiorire. Anche con la mascherina.

*direttrice edizioni la meridiana


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