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Scuola e territorio: idee pratiche per una scuola di prossimità

Al di là dell’emergenza, è possibile immaginare una diversa visione educativa della scuola, soprattutto nelle aree interne? Un laboratorio pedagogico che ripensa il curricolo a partire dal suo territorio e che grazie a patti di collaborazione con l’amministrazione locale fa sì che “un intero paese diventi scuola”? Il percorso formativo di Indire

di Jose Mangione

L’attività di ricerca di Indire nelle piccole scuole ha come finalità principale la definizione dei modelli di organizzazione scolastica che emergono dalla relazione tra scuola e territorio nelle aree interne e la rilevazione delle ricadute rispetto alla qualità dell’esperienza educativa e all’inclusione sociale. Prende piede una visione educativa di piccola scuola come scuola di prossimità, un laboratorio pedagogico che ripensa il curricolo a partire dal suo territorio e che grazie a “patti di collaborazione” con l’amministrazione locale fa sì che “un intero paese diventi scuola”. La scuola di prossimità poggia su una visione culturale come “scuola diffusa” dove il territorio diviene partner educativo e favorisce una relazione in grado di generare “un sistema formativo allargato”. L'alleanza che la piccola scuola va a definire con l’amministrazione locale, con le associazioni dei genitori, con gli enti culturali permette di riarticolare il tempo e lo spazio del fare scuola, tra reale e virtuale, avvicinando maggiormente scuola ed extrascuola e costruendo delle passerelle di dialogo tra la dimensione formale-non formale e informale dell’apprendimento.

Non solo attraverso un HUB di 13 scuole pilota, ma anche attraverso la condivisione che le scuole fanno al Movimento tramite la pagina e le sessioni webinar dal taglio laboratoriale come il recente percorso con MCE "La scuola di prossimità. Le aperture possibili, le aperture necessarie", sono emerse tante forme di scuola aperta e di scuola di comunità a seconda di come ogni singola realtà si sia posizionata lungo un asse che va dal dentro al fuori la scuola e dall’analogico al digitale. Il laboratorio Museo della piccola scuola di Capraia e Limite, così come la Web Radio di Tramonti, o ancora la Biblioteca diffusa di Bobbio integrata con MLOL, possono essere considerati dei dispositivi educativi pieni di contenuti da cui partire per costruire delle esperienze che vanno a sviluppare delle competenze disciplinari, così come mediali e digitali o anche competenze chiave di cittadinanza.

Emerge una nuova idea di scuola, una scuola che sapientemente integrata con il digitale ha cura della crescita curricolare degli studenti ma anche una crescita culturale di tutta la sua comunità. Lo studio delle dimensioni caratterizzanti la scuola di prossimità e la documentazione delle pratiche permette al gruppo di ricerca di avviare in collaborazione con la Fondazione Enrica Amiotti un percorso formativo rivolto a docenti e dirigenti scolastici, dal titolo “Curricolo, Relazioni e Spazi educativi. Idee e pratiche di scuola di prossimità”. Il percorso è costituito da otto sessioni, della durata di due ore ciascuna, e si concluderà il 12 maggio 2021.

*Jose Mangione è responsabile del progetto Piccole Scuole di Indire

Foto di cottonbro da Pexels


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