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Da Torino, uno sguardo al futuro di cultura e salute

Al Museo dell'automobile, nel capoluogo piemontese, una giornata di confronto su benessere e cultura, che ha coinvolto professionisti italiani e internazionali in un dibattito tra pratiche e ricerca scientifica, dal Nord-Ovest nazionale, fino al cuore dell'Europa

di Veronica Rossi

Una giornata di confronto su cultura e salute, con ospiti nazionali e internazionali. È stato questo il convegno «Cultura e salute. Dal cantiere Well impact uno sguardo al futuro, dal Nord-Ovest all’Europa», tenutosi oggi al Museo dell’automobile di Torino grazie all’organizzazione della Fondazione Compagnia di San Paolo. Sul palco la presenza di professionisti della cultura, dell'arte, della medicina e della scienza e degli enti pubblici, ricercatori e ricercatrici, in un dialogo fra pratiche e ricerca scientifica che dal territorio del Nord Ovest italiano si apre a sguardi e testimonianze dall'Europa.

Lo scenario

Il tema della salute è inserito nell’Agenda 2030 delle Nazioni unite ed è rappresentato dall’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 3: «Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Tutti e tre gli Obiettivi della Fondazione Csp – Cultura, persone e pianeta – si sono impegnate per raggiungere l’Sdg 3, con diversi approcci e strumenti. Nell’ambito dell’Obiettivo Cultura, Missione Favorire Partecipazione Attiva, è iniziato nel 2020 un percorso chiamato «Well Impact» volto a individuare progetti, luoghi, linguaggi e relazioni culturali come percorso di prevenzione e cura.

«Attraverso l’ Cultura, la Compagnia di San Paolo intende promuovere la creatività, il patrimonio e la partecipazione attiva dei cittadini per lo sviluppo del benessere sociale, civico ed economico del territorio», afferma Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo. «Per questo motivo la cultura, come protagonista in modo trasversale, deve contribuire al raggiungimento di diversi target di sviluppo sostenibile».

La ricerca

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato la Cultura come uno strumento in grado di amplificare e promuovere la prevenzione e la cura della salute. A seguito di una ricerca di indagine sul tema Cultura e Salute iniziata nel 2020 la Fondazione ha presentato i risultati di una importante prima mappatura del Nord Ovest affidata a Fondazione Medicina di Donna e vara la propria nuova sfida nel perseguire gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e inizia un programma con due finalità principali, creare occasioni per gli operatori della sanità e della cultura sul tema «Benessere e cultura» e mettere in campo quattro poli di progettazioni sperimentali perché diventino buone prassi una volta verificatane la validità effettiva.

Il Cwlab

Una volta raccolti i risultati dalla mappatura la Fondazione prosegue il suo contributo favorendo nel 2020 un laboratorio triennale interno di sperimentazione, ricerca e formazione: il Cultural wellbeing lab – Cwlab. Presieduto da un comitato scientifico di professionisti della Cultura e del mondo della sanità ,con la guida del professor Pierluigi Sacco, arriva a promuovere e gestire quattro progetti-pilota con valutazione d’impatto. La squadra era ricca di competenze dal mondo della cultura e della sanità, quali Vittorio Gallese, neuroscienziato, Annalisa Cicerchia, economista della cultura, Enzo Grossi, medico ricercatore, Donatella Tramontano, biologa, e Luca de Biase, giornalista.

Il lavoro del comitato scientifico ha individuato quattro filoni di azioni: la cultura come strumento di prevenzione, la cultura per migliorare le relazioni di medical humaties, la cultura come strumento di umanizzazione dei luoghi di cura e il tema del benessere nelle istituzioni culturali.

A questi quattro indirizzi si sono ispirati quattro progetti sperimentali a loro volta esplosi in quattro webinar tematici e quattro laboratori territoriali tra Torino, Vercelli, Alessandria, Cuneo e Genova: Danzarte, Cultura di Base, Dedalo Vola e Verba Curant.

I quattro progetti sperimentali

Dedalo Vola è un progetto di promozione della salute che propone la partecipazione culturale negli stili vita salutari e per la prevenzione primaria. Verba Curant applica scrittura e tecniche della narrazione al servizio del mondo della salute per aiutare medici e infermieri a incentivare un rapporto empatico con i pazienti grazie alla forza dei grandi racconti. DanzArte è un progetto che si propone di vedere un’opera d’arte attraverso il corpo: un processo di ricerca avanzata dedicato alle persone potenzialmente a rischio fragilità.Cultura di Base è un esperimento che si propone di spostare i luoghi di cura all’interno dei luoghi della cultura e i medici di Medicina Generale all’interno dei musei e dei nuovi centri culturali.

Ognuno di questi progetti si è avvalso di partner autorevoli del mondo sia della sanità che della Cultura: da Fondazione per l’Architettura all’Asl di Vercelli, da Scuola Holden all’Università del Piemonte Orientale.


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