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Solidarietà & Volontariato

Le briciole del bando flash

di Giulio Sensi

Oggi è la giornata internazionale dedicata ai volontari, ma l’Involontario non ha belle notizie. Mi sarebbe piaciuto scrivere di una delle belle storie nascoste e lucenti delle persone normali che fanno volontariato senza ricamarci sopra tanta retorica. Per fortuna di questo ha scritto il bravo Andrea Cardoni, mostrando un’intervista che parla più di mille altre parole. Mi urge invece condividere con i lettori del blog questa notizia.Da qualche tempo esponenti politici e dell’amministrazione pubblica del Governo Monti (ministri, sottosegretari e tecnici) annunciano il finanziamento del Bando 266 per i progetti sperimentali del volontariato. Ne parlano come un miracolo visti i tempi che corrono. È un bando istituito con una direttiva che applica la legge 266 del 1991. La direttiva permette un finanziamento diretto a progetti innovativi delle organizzazioni di volontariato. Di solito la cifra non è molto cospicua, sia complessivamente che per quanto riguarda i singoli interventi, ma è uno strumento sicuramente utile.

Lunedì scorso è apparsa in Gazzetta Ufficiale la notizia della pubblicazione, in data 27 novembre, delle Linee di Indirizzo per la presentazione di progetti. La scadenza del bando pubblicato il 3 dicembre è l’11 dicembre: ci sono ben 7 giorni lavorativi per raccogliere tutta la documentazione richiesta, riempire i fogli per la domanda di contributo, elaborare il connesso formulario ed il relativo piano economico. Il tutto per ottenere un finanziamento non superiore al 90% di 40.000 euro, il costo massimo di ciascun progetto che per il 10% deve essere autofinanziato. Fino al 50% della quota totale potrà andare a favore di progetti realizzati per le organizzazioni che lavorano con popolazioni colpite da sisma. Oltre dell’Aquila, riguarda anche le Province di Ferrara, Mantova, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Rovigo.

Lo ha spiegato a Vita nei giorni scorsi Danilo Giovanni Festa, Direttore generale per il volontariato, l’associazionismo e le formazioni sociali del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali: “sono arrivati in questi ultimi giorni alcuni fondi svincolati e destinati ad associazioni che avevano vinto il bando, ma poi avevano chiesto proroghe per la conclusione dei progetti finanziati. Come si sa il 20% dei fondi viene erogato solo dopo che i progetti sono conclusi e che il ministero ha verificato tramite ispezione che sia tutto a posto. Nel caso in cui siano le associazioni a chiedere proroghe per la conclusione dei lavori, i fondi rimangono a disposizione per due anni, trascorsi i quali però finiscono in un capitolo residuale del bilancio da cui escono solo dopo che vengano richiesti. In questi giorni ci stiamo proprio occupando di questi residui, anche del 2004, che sono stati sbloccati a settembre e ora saranno erogati, sicuramente entro l’anno”.

Se la memoria non inganna, ma ci può stare, esisteva un Osservatorio del Volontariato che aveva fra le sue funzioni quella di approvare progetti sperimentali elaborati anche in collaborazione con gli Enti locali, da organizzazioni di volontariato iscritte nei registri per far fronte ad emergenze sociali e per favorire l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate.

E se la parola non inganna, si tratta quindi di briciole raschiate dalle rimanenze degli anni scorsi che vengono messe a disposizione per un bando destinato ad organizzazioni di volontariato che hanno solamente 7 giorni lavorativi per elaborare un progetto innovativo.

Oppure di uno sforzo, in tempi difficili, di ottimizzazione di risorse che la buona burocrazia non lascia rientrare indistintamente nelle casse dello Stato, ma rimette in circolo per il volontariato, chiedendo, per rendere possibile l’operazione, un po’ di elasticità e comprensione sui tempi al volontariato.

Dipende un po’ da che parte si guarda il mondo.

Potrei anche scrivere che questa è probabilmente la cifra del rapporto che si è venuto a creare fra il governo e il terzo settore. Ma non lo farò. Dirò piuttosto due cose.

Da amante della sobrietà giudico il raschiare del barile e il riciclo creativo un atto lodevole.

Da amante dello sport e dell’attività fisica ritengo che la corsa al fotofinish potrebbe essere utile per far fare un po’ di movimento e  mantenere in forma le organizzazioni di volontariato. Siamo nell’anno dell’invecchiamento attivo no?

Buona giornata del volontariato a tutti!

P.S.: per chi ci vuole provare il link per presentare i progetti è QUESTO.


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