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Just Italia e Cesvi insieme per le donne del Karitè del Mali

Un progetto di solidarietà e sostenibilità economica al femminile

di CESVI

Sostenere il lavoro e i diritti delle donne maliane impegnate nella produzione e lavorazione del burro di karité attraverso percorsi di formazione, costruzione di opere acquisto di attrezzature e materiali per un valore di 40mila euro. E’ questo l’obiettivo del progetto “Donne del Karité”: l’iniziativa di sostenibilità e solidarietà che Cesvi andrà a realizzare in Mali grazie alla collaborazione di Just Italia, l’azienda veronese leader, nel nostro Paese, nella vendita a domicilio di prodotti e cosmetici naturali. Il progetto sosterrà il lavoro quotidiano della popolazione femminile nel distretto di Kati, regione di Koulikoro situata nel Mali sud occidentale dove, l’arretratezza dei mezzi e delle tecnologie non permette di ottimizzare, anche economicamente, la lavorazione e la produzione di una importante risorsa quale è diventata quella del burro di karité: ingrediente di uso comune in cosmetologia noto per le sue proprietà emollienti, protettive, idratanti e antiossidanti. Attualmente, infatti, le donne maliane raccolgono ancora individualmente le noci; l’estrazione della farina e del burro avviene con sistemi rudimentali e faticosi che ostacolano la conquista del diritto delle donne ad una vita più umana e ad un lavoro dignitoso economicamente riconosciuto e unica fonte di sostentamento per le loro famiglie. Il progetto potrà garantire la formazione professionale di queste donne, la realizzazione 1 magazzino centrale e 15 piattaforme di essiccazione, fornitura di attrezzature per la lavorazione e conservazione del burro di karité: dai barili ai teli di plastica fino alla pesa e ai contenitori necessari per lo stoccaggio. E così se si dice spesso che le donne non riescono “a fare squadra”, quella del progetto delle “Donne del Karité” è una storia in controtendenza. Una storia di donne che lavorano insieme e a favore di altre donne. Just, infatti, è un’azienda che conta una forza vendita quasi tutta al femminile con oltre 12mila consulenti in tutta Italia. Agata Romeo, responsabile Cesvi del progetto, racconta così le peculiarità di questa iniziativa: “il progetto è partito anche grazie alla determinazione delle donne che producono il karité. Le donne stesse mi hanno spiegato quale fosse la sfida: si tratta di migliorare la qualità del burro e di venderlo affinché anche le donne possano contribuire al sostentamento economico di tutta la famiglia. Donne che hanno un reddito: una specie di rivoluzione se si pensa al ruolo cui esse sono confinate nella cultura Bambara (l’etnia di maggioranza in questa parte del Mali). E una rivoluzione anche per gli uomini che consentono questa attività e che ultimamente la appoggiano esplicitamente. Quello che si sta producendo in questi villaggi è un piccolo miracolo.” Un obiettivo, quello del progetto del Cesvi, condiviso anche da Just Italia. “La responsabilità sociale e la sostenibilità ambientale – afferma Marco Salvatori, direttore generale Just – fanno parte della nostra storia e dei nostri valori. Mettere a disposizione delle risorse per un progetto di sostegno a favore delle “Donne del Karité”, per noi che siamo un’azienda quasi esclusivamente al femminile e che operiamo nel settore della cosmesi naturale che impiega il burro di karité, ci è sembrato socialmente e umanamente doveroso. Per questo – conclude Salvatori – tra i nostri impegni, c’è anche quello di acquistare dal distretto di Kati, il burro di karité prodotto dalle donne maliane, che sarà poi utilizzato nei nostri cosmetici ”.


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