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Economia & Impresa sociale 

La Camera ha licenziato ieri l’attesa riforma dei Patronati

Il provvedimento passa ora al Senato (che lo aveva già esaminato in prima lettura) per la lettura definitiva

di Redazione

La Camera dei Deputati ha oggi licenziato definitivamente la tanto attesa legge di riforma degli istituti di patronato e di assistenza sociale. Il provvedimento adesso passa al Senato (che lo aveva già esaminato in prima lettura) per l’approvazione definitiva. Il voto di oggi giunge a conclusione di un percorso complesso che ha visto coinvolte in un significativo confronto le forze politiche di maggioranza, le istituzioni e alcune parti vive e ed operanti del nostro Paese come le grandi associazioni da sempre attive nel patrocinio e nell’assistenza dei lavoratori. L’attività di patrocinio dei lavoratori nasce con l’introduzione dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nel 1904. La funzione dei patronati era, allora, quella di rappresentare e fornire un supporto al lavoratore in particolare nelle procedure necessarie ad ottenere il risarcimento del danno subito. Le prime disposizioni legislative sono state dettate nel ’47 (D.Lgs C.P.S. n. 804 del 1947) e da allora gli istituti di patronato sono stati costituiti e gestiti solo da associazioni nazionali di lavoratori che annoverassero nel loro statuto finalità assistenziali. Progressivamente il ruolo dei patronati è diventato sempre più centrale, assumendo via via carattere specifico di luogo di informazione, assistenza e tutela dei lavoratori e dei cittadini. La nuova normativa va oltre la ormai vecchia idea dei patronati come agenzie superate, strumenti di uno Stato assistenziale, e riconsegna loro la sostanziale fisionomia di difensori civici nella tutela e nel patrocinio dei diritti “piccoli e grandi” dei lavoratori e dei cittadini. Essa inoltre recepisce le istanze di innovazione, confermando la natura di pubblica utilità propria dei patronati, estendendone l’ambito di attività e prevedendo l’esenzione da ogni forma di tassazione per le attività tradizionali, la definizione di indicatori di efficienza ed efficacia delle loro attività e la possibilità di realizzare convenzioni con gli enti pubblici e privati per ottimizzare le funzioni di supporto e di informazione e per i servizi di assistenza rivolti ai singoli.


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