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Welfare & Lavoro

Le carceri più ingiuste

“Mi firmo per tutti”

di Mirella Pennisi

Sono 1127 e non sono solo criminali, ma anche folli. Così per loro non c?è solo la reclusione ma anche terapia e cura, nelle carceri-manicomi, ovvero i 6 Ospedali psichiatrici giudiziari in cui vengono richiusi i rei ritenuti incapaci di intendere e di volere al momento del reato. Sono 1127 patricidi, matricidi, stupratori, ma anche emarginati, tossicodipendenti. Uomini e donne che pagano una pena «ai limiti della costituzionalità», ha dichiarato l?ex ministro Antonio Guidi: «Chi commette un delitto nel pieno delle sue capacità è condannato alla reclusione per un tempo determinato. Chi invece lo compie non capace di intendere è condannato ad una reclusione e ad una ?cura? in un luogo che può essere peggiore di tutte le carceri e che può durare tutta la vita». La legge 180, i 20 anni di battaglie, le ultimi prese di posizione del ministro Bindi che intimava alle Regioni di chiudere i manicomi, pena la ?perdita? di una parte dei finanziamenti, non hanno neppure sfiorato questi 6 lager. Una proposta di legge dell?attuale sottosegretario alla Giustizia, Franco Corleone, è stata depositata alla Camera già un anno fa (maggio 1996) ma nessuno l?ha presa fino ad ora in considerazione. La Commissione Affari sociali della Camera, nella sua indagine sullo stato della Psichiatria, ha trattato l?argomento e poi l?ha accantonato. Lo stesso Osservatorio psichiatrico ha creato un gruppo di lavoro sulla questione, ma questo lavoro langue. Prova in questi giorni a smuovere ancora una volta l?opinione pubblica un libro-inchiesta sui manicomi giudiziari realizzato da Giovanna Pugliese e Giovanna Giorgini, ?Mi firmo per tutti?. «Con questo dossier Arci solidarietà si propone di offrire uno spunto per una discussione seria, pacata, ragionevole, che avvii il percorso per la chiusura degli Opg», scrive Giovanna Pugliese autrice del libro e presidente di Arci solidarietà, nonostante il dottor Michele Coiro, direttore del dipartimento dell?amministrazione penitenziaria abbia già dichiarato di fronte alla Commissione affari sociali della Camera: «Non esiste un progetto governativo che preveda il superamento dell?ospedale psichiatrico giudiziario, modificando il codice penale»?.


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