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Sostenibilità sociale e ambientale

Legambiente: j’accuse contro i mondiali di sci

I soldi ci sono, ma saranno spesi male. Secondo Legambiente quelli allo Stelvio saranno i mondiali delle occasioni perse

di Sara De Carli

Avrebbero dovuto essere l’evento del rilancio della montagna lombarda e invece, secondo Legambiente, sono i ”mondiali delle occasioni perse”. Secondo l’associazione ambientalista, dall’agenda degli impegni programmatici della giunta regionale si ”prefigura un colossale fiasco. Soldi – afferma con un comunicato Legambiente – ne sono arrivati e anche molti, ma il cospicuo gruzzolo, lungi dal finanziare interventi utili al sistema montagna, ha rappresentato una ghiotta occasione solo per gli imprenditori dei settori legati a cantieri e impianti di sci”. Secondo Legambiente la scelta di realizzare un grande evento sportivo allo Stelvio, nella piu’ grande area protetta alpina italiana, si e’ rivelata ”un meschino stratagemma per costringere il parco ad avvallare opere di grave compromissione del paesaggio e dell’ambiente naturale. La Lombardia ha perso un’occasione per promuovere i valori naturalistici della propria montagna, confermando il bassissimo profilo delle proprie politiche in materia di aree protette e di gestione del territorio”. A meno di cinque mesi dall’evento sportivo, l’associazione traccia un quadro sconsolante delle occasioni perdute: ”Nessuna iniziativa efficace per promuovere e migliorare il trasporto pubblico nella mobilità turistica, nessun intervento per risolvere gli annosi problemi della viabilità valtellinese, totale assenza di coinvolgimento della cittadinanza, delle associazioni e degli operatori per costruire un programma di rilancio del distretto turistico dell’Alta Valtellina, una promessa regionale di definire a questo scopo un apposito piano d’area rimasta lettera morta, ritardi e latitanza anche nei confronti di interventi elementari per risolvere le più conclamate situazioni di inquinamento, come nel caso della assenza del collettore fognario a Santa Caterina Valfurva”. Sotto accusa quanto si poteva fare e non è stato fatto, ma anche i progetti approvati. Come ”la prevista tangenziale di Santa Caterina: un’opera inutile per un paese in cui di fatto la strada termina, un vero affronto al resto della Valtellina, che attende da decenni le ben più importanti opere di accerchiamento di centri abitati come Morbegno, Delebio e Tirano”. Inutile, secondo Legambiente, farsi delle illusioni: non c’e’ piu’ tempo per correggere gli errori. L’unica speranza e’ che intervenga l’organo di controllo internazionale sui Mondiali di Sci per porre fine a questo ”scempio” ambientale.


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