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Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (in Gazz. Uff., 4 marzo 1958, n. 55).– Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lottacontro lo sfruttamento della prostituzione – Legge Merlin

di Redazione

Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (in Gazz. Uff., 4 marzo 1958, n. 55). — Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione – Legge Merlin Capo I CHIUSURA DELLE CASE DI PROSTITUZIONE Art. 1. é vietato l’esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all’amministrazione di autorità italiane. Art. 2. Le case, i quartieri e qualsiasi altro luogo chiuso, dove si esercita la prostituzione, dichiarati locali di meretricio a sensi dell’art. 190 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e delle successive modificazioni, dovranno essere chiusi entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge. Art. 3. Le disposizioni contenute negli artt. 531 a 536 del Codice penale sono sostituite dalle seguenti: <é punito="" con="" la="" reclusione="" da="" due="" a="" sei="" anni="" e="" con="" la="" multa="" da="" lire="" 500.000="" a="" lire="" 20.000.000="" ,="" salvo="" in="" ogni="" caso="" l'applicazione="" dell'art.="" 240="" del="" codice="" penale:="" 1)="" chiunque,="" trascorso="" il="" termine="" indicato="" nell'art.="" 2,="" abbia="" la="" proprietà="" o="" l'esercizio,="" sotto="" qualsiasi="" denominazione,="" di="" una="" casa="" di="" prostituzione,="" o="" comunque="" la="" controlli,="" o="" diriga,="" o="" amministri,="" ovvero="" partecipi="" alla="" proprietà,="" esercizio,="" direzione="" o="" amministrazione="" di="" essa;="" 2)="" chiunque,="" avendo="" la="" proprietà="" o="" l'amministrazione="" di="" una="" casa="" od="" altro="" locale,="" li="" conceda="" in="" locazione="" a="" scopo="" di="" esercizio="" di="" una="" casa="" di="" prostituzione;="" 3)="" chiunque,="" essendo="" proprietario,="" gerente="" o="" preposto="" a="" un="" albergo,="" casa="" mobiliata,="" pensione,="" spaccio="" di="" bevande,="" circolo,="" locale="" da="" ballo,="" o="" luogo="" di="" spettacolo,="" o="" loro="" annessi="" e="" dipendenze="" o="" qualunque="" locale="" aperto="" al="" pubblico="" od="" utilizzato="" dal="" pubblico,="" vi="" tollera="" abitualmente="" la="" presenza="" di="" una="" o="" più="" persone="" che,="" all'interno="" del="" locale="" stesso,="" si="" dànno="" alla="" prostituzione;="" 4)="" chiunque="" recluti="" una="" persona="" al="" fine="" di="" farle="" esercitare="" la="" prostituzione,="" o="" ne="" agevoli="" a="" tal="" fine="" la="" prostituzione;="" 5)="" chiunque="" induca="" alla="" prostituzione="" una="" donna="" di="" età="" maggiore,="" o="" compia="" atti="" di="" lenocinio,="" sia="" personalmente="" in="" luoghi="" pubblici="" o="" aperti="" al="" pubblico,="" sia="" a="" mezzo="" della="" stampa="" o="" con="" qualsiasi="" altro="" mezzo="" di="" pubblicità;="" 6)="" chiunque="" induca="" una="" persona="" a="" recarsi="" nel="" territorio="" di="" un="" altro="" stato="" o="" comunque="" in="" luogo="" diverso="" da="" quello="" della="" sua="" abituale="" residenza,="" al="" fine="" di="" esercitarvi="" la="" prostituzione="" ovvero="" si="" intrometta="" per="" agevolarne="" la="" partenza;="" 7)="" chiunque="" esplichi="" un'attività="" in="" associazioni="" ed="" organizzazioni="" nazionali="" ed="" estere="" dedite="" al="" reclutamento="" di="" persone="" da="" destinare="" alla="" prostituzione="" od="" allo="" sfruttamento="" della="" prostituzione,="" ovvero="" in="" qualsiasi="" forma="" e="" con="" qualsiasi="" mezzo="" agevoli="" o="" favorisca="" l'azione="" o="" gli="" scopi="" delle="" predette="" associazioni="" od="" organizzazioni;="" 8)="" chiunque="" in="" qualsiasi="" modo="" favorisca="" o="" sfrutti="" la="" prostituzione="" altrui.="" in="" tutti="" i="" casi="" previsti="" nel="" n.="" 3)="" del="" presente="" articolo="" alle="" pene="" in="" essi="" comminate,="" sarà="" aggiunta="" la="" perdita="" della="" licenza="" d'esercizio="" e="" potrà="" anche="" essere="" ordinata="" la="" chiusura="" definitiva="" dell'esercizio.="" i="" delitti="" previsti="" dai="" nn.="" 4)="" e="" 5),="" se="" commessi="" da="" un="" cittadino="" in="" territorio="" estero,="" sono="" punibili="" in="" quanto="" le="" convenzioni="" internazionali="" lo="" prevedano="">>. Art. 4. La pena è raddoppiata: 1) se il fatto è commesso con violenza minaccia, inganno; 2) se il fatto è commesso ai danni di persona in istato di infermità o minorazione psichica, naturale o provocata; 3) se il colpevole è un ascendente, un affine in linea retta ascendente, il marito, il fratello, o la sorella, il padre o la madre adottivi, il tutore; 4) se al colpevole la persona è stata affidata per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza, di custodia; 5) se il fatto è commesso ai danni di persone aventi rapporti di servizio domestico o d’impiego; 6) se il fatto è commesso da pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni; 7) se il fatto è commesso ai danni di più persone; 7-bis) se il fatto è commesso ai danni di una persona tossicodipendente. Art. 5. Sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire trentamila a centottantamila le persone dell’uno e dell’altro sesso: 1) che in luogo pubblico od aperto al pubblico, invitano al libertinaggio in modo scandaloso o molesto; 2) che seguono per via le persone, invitandole con atti o parole al libertinaggio. Le persone colte in contravvenzione alle disposizioni di cui ai nn. 1) e 2), qualora siano in possesso di regolari documenti di identificazione, non possono essere accompagnate all’Ufficio di pubblica sicurezza. Le persone accompagnate all’Ufficio di pubblica sicurezza per infrazioni alle disposizioni della presente legge non possono essere sottoposte a visita sanitaria. Omissis. Art. 6. I colpevoli di uno dei delitti previsti dagli articoli precedenti, siano essi consumati o soltanto tentati, per un periodo variante da un minimo di due anni ad un massimo di venti, a partire dal giorno in cui avranno espiato la pena, subiranno altresì l’interdizione dai pubblici uffici, prevista dall’art. 28 del Codice penale e dall’esercizio della tutela e della curatela. Art. 7. Le autorità di pubblica sicurezza, le autorità sanitarie e qualsiasi altra autorità amministrativa non possono procedere ad alcuna forma diretta od indiretta di registrazione, neanche mediante rilascio di tessere sanitarie, di donne che esercitano o siano sospettate di esercitare la prostituzione, né obbligarle a presentarsi periodicamente ai loro uffici. é del pari vietato di munire dette donne di documenti speciali. Capo II DEI PATRONATI ED ISTITUTI DI RIEDUCAZIONE Art. 8. Il Ministro per l’interno provvederà, promovendo la fondazione di speciali istituti di patronato, nonché assistendo e sussidiando quelli esistenti, che efficacemente corrispondano ai fini della presente legge, alla tutela, all’assistenza ed alla rieducazione delle donne uscenti, per effetto della presente legge, dalle case di prostituzione. Negli istituti di patronato, come sopra previsti, potranno trovare ricovero ed assistenza, oltre alle donne uscite dalle case di prostituzione abolite nella presente legge, anche quelle altre che, pure avviate già alla prostituzione, intendano di ritornare ad onestà di vita. Art. 9. Con determinazione del Ministro per l’interno sarà provveduto all’assegnazione dei mezzi necessari per l’esercizio dell’attività degli istituti di cui nell’articolo precedente, da prelevarsi dal fondo stanziato nel bilancio dello Stato a norma della presente legge. Alla fine di ogni anno e non oltre il 15 gennaio successivo gli istituti di patronato fondati a norma della presente legge, come gli altri istituti previsti dal precedente articolo e che godano della sovvenzione dello Stato, dovranno trasmettere un rendiconto esatto della loro attività omettendo il nome delle persone da essi accolte. Tali istituti sono sottoposti a vigilanza e a controllo dello Stato. Art. 10. Le persone minori di anni 21 che abitualmente e totalmente traggono i loro mezzi di sussistenza dalla prostituzione saranno rimpatriate e riconsegnate alle loro famiglie, previo accertamento che queste siano disposte ad accoglierle. Se però esse non hanno congiunti disposti ad accoglierle e che offrano sicura garanzia di moralità saranno per ordine del presidente del tribunale affidate agli istituti di patronato di cui nel precedente articolo. A questo potrà addivenirsi anche per loro libera elezione. Art. 11. All’onere derivante al bilancio dello Stato verrà fatto fronte, per un importo di 100 milioni di lire, con le maggiori entrate previste dalla legge 9 aprile 1953, n. 248. Capo III DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Art. 12. é costituito un Corpo speciale femminile che gradualmente ed entro i limiti consentiti sostituirà la polizia nelle funzioni inerenti ai servizi del buon costume e della prevenzione della delinquenza minorile e della prostituzione. Con decreto Presidenziale, su proposta del Ministro per l’interno, ne saranno determinati l’organizzazione ed il funzionamento. Art. 13. Per effetto della chiusura delle case di prostituzione presentemente autorizzata entro il termine previsto dall’art. 2, si intendono risolti di pieno diritto, senza indennità e con decorrenza immediata, i contratti di locazione relativi alle case medesime. é vietato ai proprietari di immobili di concludere un nuovo contratto di locazione colle persone sopra indicate. Art. 14. Tutte le obbligazioni pecuniarie contratte verso i tenutari dalle donne delle case di prostituzione si presumono determinate da causa illecita. é ammessa la prova contraria. Art. 15. Tutte le disposizioni contrarie alla presente legge, o comunque con essa incompatibili, sono abrogate.


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