Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Diritto alla salute

Malattie rare, no delle associazioni al rinvio del Decreto tariffe

«La normativa entri in vigore, come previsto, dal 1° aprile. I cittadini non meritano altre proroghe, ma garanzia di esigibilità su tutto il territorio». Cittadinanzattiva con oltre 90 organizzazioni di pazienti scrivono al ministro Orazio Schillaci dopo le voci circolate sull'ennesimo stop

di Nicola Varcasia

«Si proceda all’entrata in vigore, prevista il primo aprile, del decreto per i Lea del 2017 affinché non sia mortificato il diritto alla salute dei cittadini». È questo l’appello lanciato dal Coordinamento nazionale associazioni malati cronici e rari  di Cittadinanzattiva con l’Osservatorio malattie rare – Omar e sottoscritto da oltre 90 federazioni e associazioni. L’appello è contenuto in una lettera aperta al Ministro della salute, Orazio Schillaci,per chiedere che non vi sia alcun ulteriore rinvio dell’entrata in vigore del Decreto tariffe e, con esso, della possibilità per i cittadini di accedere alle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali inserite nei Livelli essenziali di assistenza – Lea del 2017.

Rischio rinvio

Nonostante le rassicurazioni di alcuni giorni fa, continuano infatti a rincorrersi notizie di una nuova proroga, dovuta all’abbassamento delle tariffe con cui alcune prestazioni saranno rimborsate alle strutture che le erogano. Una proroga inspiegabile ora, secondo le asosciazioni, considerato che i problemi che vengono posti si riferiscono a un decreto che già sarebbe dovuto, in parte rilevante, andare in vigore dal 1° gennaio 2024.

«Pur comprendendo le preoccupazioni manifestate da più parti rispetto a tariffe ritenute inadeguate», si legge nella lettera, «riteniamo prioritario garantire ai cittadini, già duramente provati da profonde sperequazioni nel diritto alla salute, l’accesso su tutto il territorio nazionale a prestazioni previste già da sette anni, tra le quali ve ne sono alcune particolarmente innovative. Non siamo contrari a un intervento sulla questione delle tariffe, ma chiediamo di farlo con soluzioni compensative – siamo sicuri che modalità utili possano essere trovate – senza bloccare tutto nuovamente».

Patologie da non trascurare

Fra le prestazioni incluse nei Lea del 2017 che una nuova proroga renderebbe inesigibili vi sarebbero le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, quelle per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia, gli screening neonatali per alcune patologie, gli ausili informatici e di comunicazione perpersone con gravissime disabilità, i presidi di varia natura e a tecnologia avanzata per le disabilità motorie.

Foto in apertura da cittadinanzattiva.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA