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Marco Griffini: “Vita, la mia famiglia, la nostra associazione”

Che cosa facevo io dieci anni fa...

di Marco Griffini

“Sì, questo è proprio il giornale che ci voleva: sembra fatto proprio per noi”. Non l?avevo notato, fra tutte le riviste, i giornali e il solito materiale che ogni giorno arrivava nella nostra sede: la nostra associazione aveva pochi anni di vita ma già era ?bersagliata? da chi voleva far pervenire la propria opinione. Irene, sposa e preziosa compagna di ogni mio impegno di volontariato, stava sfogliando un nuovo settimanale, il primo numero di Vita: da quella volta, Vita è diventato il giornale letto e commentato ogni venerdì sera? prima di spegnere la luce. Vita è cresciuto, la mia famiglia è cresciuta, la nostra associazione è cresciuta: quante volte in questi dieci anni le tre vicende si sono intrecciate. I volti di amici incontrati, le tematiche dibattute, le nostre battaglie e qualche volta, persino i nostri figli; Vita era la nostra ?vetrina?. Entravi e trovavi quello che cercavi: uno spunto, quella informazione che ti mancava, la legge appena uscita? un?idea. Come quel venerdì: in un piccolo box, si parlava di quella strana squadra di calcio, formata da cantanti che giocava per sostenere progetti di solidarietà. Da lì, da quella informazione cresceva una delle avventure più affascinanti di Amici dei Bambini, la Partita del cuore, prima a Cagliari e poi a Sarajevo, ma soprattutto la costituzione del Comitato italiano del sostegno a distanza. Vita, in qualità di garante e padrino, ne celebrava il battesimo! Vita camminava, Amici dei Bambini camminava: si inaugurava una casa famiglia in Romania, una giornalista di Vita, (ma perché sempre donne?) era la prima sulla lista degli invitati. Non vi era convegno o seminario da noi organizzato in cui non ci fosse un posto riservato a “uno di loro” (oramai anche loro erano in tanti). Per un consiglio o un suggerimento trovavo Riccardo sempre disponibile al suo cellulare, e come non ricordare la sua preziosa e efficace opera di mediazione, durante la vicenda della guerra in Kosovo, fra noi associazioni alle volte troppo esuberanti e la meticolosa precisione di Marco Vitale, commissario severo e intransigente? Eh, sì! Mentre sto scrivendo queste righe mi sto accorgendo di quanto la storia di Vita sia diventata anche la nostra. Alle volte non ci pensi? come con un amico: sai di averlo sempre vicino, nella tua quotidianità? Se hai bisogno, lui è lì e ti aspetta sempre. Anche stasera è venerdì, sul tavolo la copia fresca di Vita: Greta, mia prima figlia e prima adozione di Amici dei Bambini, assistente sociale fresca di laurea, mi commenta una lettera al direttore? E Vita continua?


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