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Povertà

Milano, ecco come nasce (e funziona) un Market solidale

Inaugurato il nuovo servizio di sostegno alimentare promosso da Fondazione Progetto Arca. 150 le famiglie del Municipio 9 che potranno fare la spesa usando una card a punti. Aperto in via Bodio – periferia nord del capoluogo – è il quarto “negozio” sorto sull’esperienza del primo operativo a Rozzano da quattro anni. Il cibo è lo strumento per costruire relazioni e percorsi educativi contro lo spreco

di Antonietta Nembri

Volontari nel Market Solidale di Progetto Arca a Milano
Inaugurazione del nuovo Market Solidale di Progetto Arca in viale Bodio - Foto Claudio Furlan/LaPresse

La persona e i suoi bisogni al centro. Questa la filosofia alla base dei Market solidali di Fondazione Progetto Arca che il 17 luglio ha inaugurato il suo quarto “negozio” alla periferia nord di Milano. In viale Bodio, 16 saranno – in questa fase d’avvio del progetto – 150 i nuclei familiari in difficoltà che potranno “acquistare”, grazie a una tessera a punti mensile, prodotti freschi o a lunga conservazione, alimenti per l’infanzia o prodotti per l’igiene personale o la pulizia della casa. Le famiglie saranno individuate dai servizi sociali o segnalate da associazioni partner dell’iniziativa e che abitano nei quartieri del Municipio 9.

Con l’aiuto dei volontari il Market solidale è anche un luogo in cui educarci insieme a un consumo consapevole

Costantina Regazzo – Fondazione Progetto Arca

I nuclei familiari in difficoltà sono in costante aumento, come racconta anche l’ultima indagine Istat del 2022, sono ora 5,6 milioni le persone (1,9 mln le famiglie) che vivono in stato di povertà assoluta e anche i numeri registrati da Progetto Arca nell’ultimo anno salgono: la fondazione ha distribuito 18.400 pacchi viveri e 11.200 spese di alimenti freschi sostenendo 3mila famiglie in tutta Italia. Accanto agli ormai quattro Market solidali di Milano e hinterland (Rozzano, Baggio, Sammartini e Bodio) altrettanti sono operativi a Roma, Napoli, Bari e Ragusa.

Taglio del nastro Market solidale Progetto Arca
Da sx: Lucchini, Goretti, Nurzia, Sala, Pazzali, Bertolè e Tschang

L’inaugurazione

Al taglio del nastro, nella mattinata bollente del 17 luglio, hanno partecipato accanto alla vicepresidente di Progetto Arca Laura Nurzia e a Costantina Regazzo, direttrice dei servizi della fondazione, anche il sindaco Giuseppe Sala, l’assessore comunale al Welfare e Salute, Lamberto Bertolè, l’assessore alla Famiglia, solidarietà sociali, disabilità e pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini, per i sostenitori del progetto erano presenti il presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, Alessandra Goretti, Corporate Affairs&Communication manager JTI Italia e Koici Tschang, ceo Osama. Riconoscendo che «il Comune da solo non ce la farebbe», il sindaco Sala ha voluto ringraziare Progetto Arca e i partner coinvolti nell’iniziativa, «per l’impegno e la serietà messi in campo per sostenere le famiglie in difficoltà del Municipio 9 con un aiuto concreto».

E quello che viene offerto è certo un aiuto che, come ha sottolineato Regazzo, risponde anche «ai bisogni in trasformazione, perché con l’aiuto dei volontari il Market solidale è anche un luogo in cui educare le persone a usare bene quello che si ha. È un educarci insieme a un consumo consapevole». Per l’assessore regionale Lucchini quello alimentare è un «sostegno divenuto strategico negli ultimi anni», la rappresentante di Palazzo Lombardia ha sottolineato come la Regione sia impegnata dal 2017 a promuovere «tutela e promozione del diritto al cibo. Complessivamente sono stati stanziati circa 8,5 milioni di euro». Da parte sua l’assessore Bertolè ha ricordato l’importanza di realtà come quella aperta da Progetto Arca perché «favorendo la costruzione di relazioni permette di agganciare le persone in modo da rendere la povertà temporanea evitando che si cronicizzi».

Nurzia, Progetto Arca e sindaco Sala
La vicepresidente di Progetto Arca Laura Nurzia con il sindaco Sala – photo ©Daniele Lazzaretto

Il ruolo dei volontari

Fondamentali in questa costruzione di relazioni i volontari che accompagnano i beneficiari della card tra gli scaffali, offrendo consigli sulla spesa e su una corretta alimentazione. Il cibo diventa in questo modo anche uno strumento per costruire relazioni e percorsi educativi di cittadinanza consapevole. Lo racconta Alberto Barnabò, volontario di lunga data di Progetto Arca «ho iniziato con la mensa e le unità di strada» e che dalla sua apertura opera al Market di Rozzano che ricorda Alberto, settant’anni, «è nato come servizio più semplificato, all’inizio accoglievamo le famiglie e gli davamo dei pacchi viveri, poi iniziato a far scegliere alle famiglie esponendo gli alimenti che avevamo a disposizione. Il progetto è nato nel 2019, poi nel 2020 c’è stato il Covid».

Da cosa nasce cosa…

Con il passare del tempo, continua Barnabò i volontari hanno iniziato a rendersi conto che le necessità delle persone «erano più variegate di quello che pensavamo. Abbiamo aggiunto dei prodotti e poi i freschi anche se» precisa, «quello che noi possiamo fare è un aiuto, non sostituiamo certo la spesa mensile di una famiglia».

Così nel dialogo e nella presentazione dei prodotti che di volta in volta sono presenti nel Market solidale, prosegue Barnabò «abbiamo approfondito la conoscenza delle famiglie, imparato le abitudini alimentari e cercato di valorizzare le cose esposte che a volte non veniva prese perché le persone che arrivano da tutta Italia, per non parlare del mondo, non sapevano come utilizzarle. Noi volontari abbiamo insegnato delle ricette utili per bambini, poi pian piano sono nati dei rapporti e così le famiglie hanno iniziato a chiedere informazioni su altri servizi possibili, per dare aiuti, alimentari, materiali scolastici ecc…»

Volontaria nel Market solidale di Progetto Arca
Una volontaria nel Market solidale di Progetto Arca in via Bodio a Milano – ©Daniele Lazzaretto

Come funziona

Prima di accedere al market le famiglie individuate dai servizi sociali del Municipio 9 di Milano o segnalate dalle associazioni, gli assistenti sociali di Progetto Arca valutano la composizione del nucleo familiare (presenza di minori e anziani), la condizione socioeconomica, la situazione abitativa e lavorativa, i bisogni primari. Per ognuna di loro, il programma personalizzato di sostegno dura 6 mesi, rinnovabile per altri 6.

Alle famiglie viene assegnata una card a cui sono associati dei punti sulla base del numero di componenti del nucleo familiare. Con questi punti, che si rinnovano mensilmente, è possibile acquisire i prodotti del market. L’obiettivo è aiutare le famiglie a gestire meglio le risorse: per questo è presente la figura dell’educatore finanziario.
I prodotti alimentari del market provengono dal Banco Alimentare della Lombardia, partner storico di Progetto Arca, oltre che da donazioni di aziende agro-alimentari o derivanti dal recupero delle eccedenze di alcuni supermercati, salvate così dallo spreco.


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