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Moro, un giudice a fianco dei piccoli

Il 19 novembre si è spento Alfredo Carlo Moro. È stato un pioniere nella difesa dei diritti dei minori.

di Ernesto Caffo

Ho conosciuto Alfredo Carlo Moro più di 25 anni fa, quando abbiamo costituito l?Associazione italiana per la prevenzione dell?abuso all?Infanzia. Ci stavamo accostando a un tema difficile, ancora scarsamente conosciuto e studiato, ma Moro è stato uno dei primi a far parte del gruppo di lavoro multidisciplinare – composto da giuristi, psicologi, pediatri, avvocati – che animava l?associazione. Con la sua esperienza al Tribunale per i minorenni di Roma, che ha presiduto per molti anni, e quell?abitudine al rigore del lavoro che era il suo tratto distintivo, ha rappresentato un modello per tutti gli esperti di problematiche minorili. In seguito ha fondato ed è stato direttore della rivista quadrimestraleIl bambino incompiuto, che ospitava contributi di diversi studiosi ed è diventata uno strumento di lavoro prezioso per l?associazione e per tutti coloro che lavoravano nel settore dei minori. Dall?esperienza della rivista nacque anche un?associazione omonima, in cui Moro si è adoperato a diffondere l?idea che un?azione di prevenzione sulla famiglia e sulle sue fragilità rappresentava l?elemento più importante in una strategia di tutela dei diritti dell?infanzia. Era uno scrittore prolifico. So bene che ha trascorso molte estati a scrivere libri che sono diventati i primi approfondimenti mai fatti sul tema dei diritti dei bambini e sul problema degli abusi familiari. Era attentissimo alla qualità del lavoro e una persona molto aperta all?ascolto: si accostava agli altri con rispetto e curiosità e aveva una particolare attenzione per le opinioni dei giovani. Questo suo rispetto per le visioni differenti, per il lavoro altrui, ha distinto anche il suo grande contributo nella costituzione del Centro di documentazione e analisi per l?infanzia e l?adolescenza di Firenze. Il suo impegno umano e professionale al servizio dei bambini è stato sempre volto a trasformare le conoscenze acquisite in operatività. Ha creduto molto alla battaglia per i diritti dell?infanzia e l?ha giocata per tutta la vita nel pieno rispetto delle regole e dei ruoli. Alfredo Carlo Moro ci ha lasciati con una grande, importante lezione di umanità e di rigore. Il suo incalcolabile contributo al tema della difesa dei minori ci lascia un impegno: quello di non cedere alle facili ricette, di non credere all?eliminazione rapida ed episodica dei problemi, ma di impegnarsi per il cambiamento su larga scala e sul lungo periodo. Sapeva bene, il presidente Moro, che solo una cultura profonda, costruita con pazienza nel tessuto sociale era alla base della prevenzione degli abusi, e avrebbe cambiato davvero il destino di tanti bambini.


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