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Economia & Impresa sociale 

«Non siamo il problema. Siamo parte della soluzione»

Parla Claudia Fiaschi, numero uno di Cgm

di Giulio Leben

E’ a capo di un colosso da 1,2 miliardi di fatturato. Non una grande multinazionale. Claudia Fiaschi è presidente del Consorzio Gino Mattarelli di Milano. Oltre mille cooperative sociali, insieme, per fornire servizi, ma anche coesione sociale. Non è certamente l’unico in Italia. E’ infatti ben nota la diffusione del modello cooperativo nel BelPaese. Eppure, istituzioni e pubblica opinione continuano a considerare questo universo di solidarietà un mondo secondario, marginale, ignorando di fatto i numeri e le attività svolte. Fino a quando – stranamente – non si tratti di imporre nuovi balzelli. Già, perché un ritocco di qualche punto ai livelli fiscali fissati per il sistema cooperativo, il governo non ha mai mancato di adottarli. Ultimo esempio, quello della manovra finanziaria recentemente approvata, in cui si riducono gli sgravi fiscali alle cooperative aumentando il prelievo impositivo ai fini IRES in aggiunta all’aggravio IRAP definito con la manovra di luglio.

Si è fatta un’idea del perché di questa scelta? 

Perché non c’è ancora una consapevolezza piena dell’impegno e del valore, economico e sociale, di questo mondo. Devo precisare che per quanto riguarda la cooperazione sociale, a differenza di quella al consumo, le ricadute sono minime, ma con questa manovra si mina l’intero impianto del modello cooperativo, di cui anche quella sociale fa parte.

Come uscirne?

È necessario anzitutto che si riparta dai fatti. La cooperazione non è la panacea di tutti i mali, ma sicuramente non è la causa di questa crisi economica. Anzi. In un momento di flessione occupazionale, il nostro mondo permette di mantenere stabile se non in crescita la propria offerta di lavoro. E poi, maggiore disponibilità da parte delle istituzioni locali a collaborare. Il sistema cooperativo è pronto per contribuire in prima persona alla gestione e riqualificazione di un welfare nuovo. 

Qualche autocritica da chi è nel mondo cooperativo come lei?

Dobbiamo riflettere sul fatto che in 30 anni non siamo evidentemente riusciti a spiegare a pieno il valore complessivo del nostro universo. Questi sono tempi difficili, ma la cooperazione ha esperienza e una storia molto lunga. Per noi parlano i fatti.


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