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Ortopedici e psicologi per l’infanzia straziata

In Nicaragua ci sono 2.500 bambini feriti dalle mine. Ma per lo Stato non sono “vittime dirette di guerra”, e per questo li abbandona. Senza pensione né ausilii

di Redazione

«Per colpa della guerra non posso più giocare a baseball. Ma non importa, ora vado a scuola e spero di imparare a leggere e a scrivere». Così scrive Antonio Pleado Rodriguez, 9 anni, nato nel villaggio nicaraguense di San Ramòn. Mentre giocava, rincorrendo gli amici, è stato straziato da una mina antiuomo che gli ha strappato un arto. Ora Antonio, seduto, sorride di fronte a un quadernone a righe ancora bianco, sul quale almeno la sua fantasia potrà correre senza pericolo. E anche se apparentemente sembra ben accettare l?immagine degradata del proprio corpo, dovrà imparare a convivere col suo nuovo fisico. Dalle possibilità limitate e appena migliorabili con una costosa protesi. Movimondo, specie nei dintorni di Managua e Segovia, aiuta i bambini e gli adolescenti come Antonio, fornendo loro assistenza sanitaria, che è sia psicologica sia ortopedica. Nel 1996, secondo stime dell?Unicef e dello stesso governo nicaraguense, i minori invalidi di guerra a causa di una mina erano circa 2.500. Ma il numero è destinato ad aumentare, visto che il terreno nasconde ancora 200 mila ordigni antipersona pronti a esplodere. Nonostante gli evidenti danni prodotti sulla popolazione più giovane, lo stato del Nicaragua non considera ?vittime dirette di guerra? tutte quelle persone che, minori compresi, continuano a saltare sulle mine piazzate durante l?ultimo conflitto civile. Così, per loro, il governo non prevede alcuna sovvenzione per l?acquisto di protesi e di altre attrezzature sanitarie. E alla fine, la mancanza di una protesi (le famiglie non hanno i soldi necessari per acquistare un ausilio) e la carenza di possibilità riabilitative, condannano molti bambini all?immobilità. ? Il progetto Progetto: Movimondo-Nicaragua, conto corrente bancario numero 20/437/436 presso la sede di Roma della Cassa di risparmio di Parma e Piacenza. Specificare nel versamento la causale: ?Aiuto ai bambini invalidi di guerra del Nicaragua?. Oppure: conto corrente postale 35354000. Si ricorda che le donazioni ricevute sono deducibili fino al 2 per cento sull?imponibile netto. Informazioni: Movimondo Piazza Albania 10, 00153 Roma. Tel. 06/57300330; fax 06/5744869. Rifugiati Premio alla “sorella” del Guatemala Sister Joannes Klas è la suora americana insignita dall?Alto commissariato per i rifugiati con il premio Nansen 1997. Sessantatrè anni, originaria di Belgium, Wisconsin, ha ricevuto a Ginevra la medaglia Nansen (il riconoscimento prende il nome dal primo alto commissario per i rifugiati, all?epoca della Società delle nazioni) dal commissario dell?Onu, Sadako Ogata. Suor Joannes, che appartiene all?ordine delle francescane, opera in favore dei rifugiati guatemaltechi, con programmi comunitari volti a migliorare le loro condizioni di vita. Nel 1982 aveva già lavorato in Honduras, nel campo di El Tesoro, che ospitava rifugiati guatemaltechi. Nel corso della premiazione della suora americana, il commissario Ogata, ricordando gli operatori umanitari che hanno perso la vita in missione, ha chiesto ai governi maggiore tutela per lo stesso personale: «Oggigiorno», ha affermato, «i principi umanitari non vengono più rispettati in diverse parti del mondo. I simboli dell?Onu, della Croce rossa e della Mezzaluna rossa non ci assicurano più la protezione che pensavamo, e questo è decisamente preoccupante. Gli stati debbono predisporre le misure necessarie per garantire la sicurezza degli agenti di soccorso».


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