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Presenza di minorenni tra i profughi a Lampedusa

Aggiornamento sulla situazione dei profughi minorenni a Lampedusa

di L'Albero della Vita Onlus

A Febbraio del 2011 a seguito dell’ondata di sbarchi a Lampedusa, dei migranti provenienti dalla Tunisia, la Fondazione l’Albero della Vita si era mossa per verificare le condizioni nelle quali versavano i minori, presenti nell’isola ed offrire il proprio supporto al comune ed alle associazioni che stavano affrontando l’emergenza, in una situazione di semi isolamento. In quell’occasione avevamo riscontrato la presenza di 2500 migranti, tra cui 30 minori ed una decina di donne, distribuiti tra due centri. Già allora le condizioni igieniche erano precarie ed inadeguate rispetto al numero di persone presenti: pochi bagni e impossibilità di farsi la doccia. Mancavano materassi, coperte, asciugamani, abiti di ricambio, cibo caldo, medicinali adeguati per le varie esigenze e posti letto. Minori e maggiori condividevano spazi comuni nella stessa struttura e vi era una certa difficoltà nel riuscire a distinguerli dagli adulti, a causa della loro età a ridosso tra i 16-17 anni. Inoltre  gli spostamenti dei minori verso la terra ferma erano rallentati dalla burocrazia e dalla mancanza di posti all’interno delle navi traghetto.

A distanza di un mese la situazione è peggiorata e sembra essere sull’orlo del collasso: si segnala la presenza di circa 5000 mila persone sull’isola, tra cui gli ultimi dati certi (del 15 marzo) parlano di 76 minori, ma i numeri potrebbero essere molto più alti anche per la difficoltà e lentezza con la quale si può giungere alla loro identificazione. Il Centro primo soccorso ed accoglienza dell’isola è al collasso, approntato per ospitare 800 persone al momento deve far fronte ad un numero bene più grande di migranti, con grosse difficoltà ad individuare spazi adeguati e distinti per i minori che si susseguono a Lampedusa.

In questa situazione di forte emergenza e rischio, Fondazione L’Albero della Vita auspica fortemente che il Ministero degli Interni ed il Commissario Straordinario per l’emergenza di Lampedusa attuino un rapido trasferimento di tutti i migranti, in particolar modo dei minori presenti nell’isola presso strutture che possano offrire una protezione ed un’accoglienza adeguata.

Patrizio Paoletti – presidente della Fondazione L’Albero della Vitaritiene inoltre necessario trovare immediate soluzioni programmatiche ed efficaci, in previsione dei nuovi possibili arrivi legati allo scoppio del conflitto in Libia.  E’ fondamentale predisporre un piano d’intervento nazionale per l’accoglienza e l’identificazione dei minori e per la loro rapida collocazione sul territorio nazionale.

L’Albero della Vita si rende disponibile verso le autorità locali, il Ministero degli interni e le Associazioni impegnate in loco per cooperare e fronteggiare l’emergenza nel modo migliore possibile.


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