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Sanità & Ricerca

Quattro multinazionali riducono i prezzi

GlaxoSmithKline Merck, Johnson & Johnson e Sanofi-Aventis hanno abbassato il prezzo del vaccino contro il rotavirus nei Paesi poveri

di Emanuela Citterio

Quattro fra le principali multinazionali farmaceutiche hanno accettato di ridurre i prezzi di alcuni vaccini nei Paesi poveri. GlaxoSmithKline ha ridotto del 67% il costo del vaccino contro il rotavirus, che provoca la diarrea di cui muoiono più di 500mila bambini l’anno. Iniziative simili sono state intraprese da Merck, Johnson & Johnson e Sanofi-Aventis attraverso Gavi, la partnership pubblico-privata che promuove le vaccinazioni di massa nei Paesi in via di sviluppo.

Anche due aziende indiane, Serum Institute e Panacea Biotec, taglieranno il prezzo che l’alleanza Gavi paga per i vaccini pentavalenti, che proteggono contro la dissenteria, il tetano, la pertosse e l’epatite B.

Le riduzioni dei prezzi nei Paesi poveri, hanno detto le aziende, saranno sussidiate da un aumento di prezzo nei Paesi più ricchi. GlaxoSmithKline ha inoltre annunciato di essere vicino alla produzione di un vaccino contro la malaria.

«Stiamo cercando di rendere conciliabili la responsabilità sociale d’impresa con la necessità di fare profitto» ha detto alla Bbc Andrew Witty, direttore esecutivo di GSK. «Ma per investire su vaccini e farmaci di nuova generazione è necessario un profitto su quelli attuali. L’unica soluzione è che i Paesi ricchi contribuiscano di più in modo da permetterci di vendere a costi ridotti nei Paesi poveri».

Commenti positivi all’iniziativa sono giunti dalle organizzazioni umanitarie. «E’ importante che ora Gavi usi questo successo per spingere altri produttori a ridurre i prezzi facendo aumentare la competitività nel settore in modo da aiutare ancora più bambini» ha detto il presidente di Save the children Justin Forsyth.


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