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Leggi e norme

Riforma disabilità, la valutazione multidimensionale taglia il traguardo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità (legge 227/2021) che va a definire la condizione di disabilità, la valutazione di base, l'accomodamento ragionevole e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.

di Sara De Carli

Il Consiglio dei Ministri del 15 aprile 2024 ha approvato in via definitiva il decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità (legge 227/2021) in materia di definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. Lo schema di decreto era stato approvato dal Consiglio dei Ministri a inizio novembre e in questi mesi ha raccolto i pareri espressi dalla Conferenza unificata, dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari, nonché dal Garante per la protezione dei dati personali.

Il testo entrerà in vigore il 30 giugno 2024, anche se alcune disposizioni, relative ad adempimenti successivi, si applicheranno dal 10 gennaio 2025. Nel 2025 partirà anche unaa sperimentazione, con l’applicazione a campione delle disposizioni in materia di valutazione di base e di valutazione multidimensionale.

«Si tratta del cuore della riforma, che semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile, eliminando le visite di rivedibilità e che introduce il “Progetto di vita”, come strumento di accompagnamento nella vita delle persone», commenta la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. «Si tratta di una rivoluzione culturale e civile, che sviluppa un nuovo paradigma nella presa in carico della persona con disabilità, eliminando le estreme frammentazioni tra le prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali. Dal primo gennaio del 2025 si avvierà la sperimentazione, ma già da quest’anno partirà una formazione intensa e capillare tra Enti e categorie per l’adozione di questo nuovo modello». La ministra parla di «straordinaria opportunità per le persone con disabilità, per le famiglie, per il nostro Paese. Iniziamo a ribaltare la prospettiva e a parlare non più solo di assistenzialismo ma di valorizzazione delle persone, semplifichiamo e sburocratizziamo gli iter e soprattutto partiamo dai desideri e dalle scelte di ogni persona, come previsto dalla Convenzione Onu, per arrivare a un percorso di vita dignitoso per ogni persona».


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