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Media, Arte, Cultura

Ritorni – Sarajevo città aperta. In film

Alfredo Bini riparte da Sarajevo e dalla guerra nell’ex-Jugoslavia. Sempre nel segno di un cinema dell’impegno

di Redazione

Ad Alfredo Bini piacciono le sfide impegnative. Trent?anni fa si dovettero al cuo coraggio di produttore film come ?Il Vangelo secondo Matteo? o ?Accattone? di Pier Paolo Pasolini. Oggi, diciotto anni dall?ultimo film prodotto (?Banana Republic? su una tournée di Dalla e De Gregori), Bini riparte da Sarajevo e dalla guerra nell?ex-Jugoslavia. Sempre nel segno di un cinema dell?impegno. La pellicola che la regista tedesca Margarethe von Trotta (già vincitrice di un Leone d?oro a Venezia con ?Anni di piombo?) inizierà a girare dal febbraio dell?anno prossimo si intitolerà ?Sniper?, cecchino. «La guerra scatena energie come un vucano», ha affermato Bini dopo aver visitato la città bosniaca al termine dell?assedio. «Vi ho visto riprodotta l?Italia del 1947, quella che ha dato vita al neorealismo: la possibilità dunque di un cinema di storie, di personaggi e di forti emozioni».


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